Varie, 15 ottobre 2010
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Arpisella Rinaldo
• Milano 6 marzo 1951. Giornalista. Portavoce del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, nell’ottobre 2010 finì al centro dell’inchiesta su telefonate e sms con cui il vicedirettore del Giornale Nicola Porro avrebbe minacciato la pubblicazione di compromettenti dossier (scopo: far cambiare linea e toni di una voce troppo critica nei confronti del governo e del quotidiano della famiglia Berlusconi) • «[...] Il 15 settembre Emma Marcegaglia aveva criticato la “politica brutta che ha parlato solo di amanti, cognati e appartamenti”, riferimento evidente al caso Montecarlo. Il giorno successivo il direttore del Giornale Alessandro Sallusti scrive: “Con buona pace della Marcegaglia, i sondaggi dicono che i cittadini non si rassegnano ai silenzi e alle bugie sull’affaire monegasco”. Alle 11.38 del 16 settembre, Porro invia sul cellulare di Arpicella un sms che viene intercettato: “Ciao Rinaldo domani super pezzo giudiziario sugli affaire della family Marcegaglia”. “Spostati i segugi da Montecarlo a Mantova”. Passa meno di un’ora. Alle 12.18 Arpisella telefona a Porro. [...]» (Dario Del Porto, “la Repubblica” 8/10/2010) • «Il portavoce di Emma Marcegaglia, Rinaldo Arpisella, avrebbe chiesto insistentemente per telefono nell’agosto 2009 a un giornalista di Panorama, impegnato in un’inchiesta su presunti illeciti nella raccolta dei rifiuti in Puglia, di non menzionare il nome della leader degli imprenditori italiani, altrimenti Confindustria avrebbe cominciato a cannoneggiare sul governo [...] sarebbe cioè avvenuto esattamente il contrario di quanto denunciato dallo stesso Arpisella nel corso di una conversazione con il vice direttore del Giornale Porro. [...] L’autore del servizio ricorda che quando si trovava a Bari per l’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti, che vedeva coinvolto un imprenditore di Altamura, scopre che quest’ultimo era socio di minoranza nella Cogeam, mentre la maggioranza apparteneva al gruppo Marcegaglia. Il giornalista cerca poi di mettersi in contatto con i “vertici della Cogeam per concedere il diritto di replica e domandare se non siano imbarazzati dai problemi con la giustizia di soci e azionisti”. Il giorno seguente, Arpisella lo chiama sul cellulare. Il portavoce, però, non sa che, temendo smentite, l’autore si cautela registrando la conversazione, la cui trascrizione correda l’articolo. “Lascia fuori Marcegaglia da queste cose che non c’entra assolutamente nulla”, dice Arpisella, il quale lo invita a guardare “verso alcuni operatori locali”. Dopo avere insistito a tenere fuori da questa storia Marcegaglia gli ricorda “quali sono i rapporti di Confindustria con l’attuale governo: scusami se sono esplicito ma è inutile girare attorno a un dito... anche perché a questo punto siccome volete dedicare la copertina a Emma con una lunga intervista la faccio saltare...”. Poco dopo, arriva una nuova chiamata di Arpisella dai toni meno amichevoli: “Lascia fuori il nome di Marcegaglia, ti prego per cortesia... Ti spiego alcune cose che non vanno dette nemmeno per telefono: guarda che si incazzano anche in alto i tuoi... perché se incominciamo a rompere i coglioni noi al governo, cioè capisci Confindustria... Perché tirare in ballo questa cosa qui... Ma che c... ti frega, nella completezza del pezzo, fare riferimento a Marcegaglia.... Parla di Cogeam anche perché dobbiamo fare la copertina... facciamo una copertina e poi mi vieni in c... tu con quel pezzo?”. L’articolo esce e si cita la Marcegaglia, la quale nel numero successivo concede comunque un’intervista a Panorama» (Lorenzo Fuccaro, “Corriere della Sera” 15/10/2010).