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 2010  ottobre 15 Venerdì calendario

Ecco i veri prezzi degli alloggi che i Pm fingono di non vedere - Quella casa a Montecarlo An l’ha venduta a prezzo di sal­do

Ecco i veri prezzi degli alloggi che i Pm fingono di non vedere - Quella casa a Montecarlo An l’ha venduta a prezzo di sal­do. E se la Procura di Roma sul punto inspiegabilmente tem­poreggia appellandosi alla non completa traduzione dal francese dei documenti arriva­ti da Montecarlo per rogatoria, l’incongruenza del prezzo è di evidenza solare. I magistrati capitolini hanno voluto una «fonte affidabile» per le valuta­zioni dei prezzi di mercato nei vari momenti dell’ affaire . Il Giornale , oggi, si affida ai prez­z­i delle offerte immobiliari uffi­ciali messi online negli ultimi 10 anni dalla stessa società che si occupò della stima di casa Colleoni quando An la eredi­tò, nel 1999. Ovvero l’immobi­lier Michel Dotta, che tra l’al­tro amministra il condominio di Palais Milton, al civico 14 di Boulevard Princesse Charlot­te, casa monegasca «di» Tullia­ni. Per Fini, Dotta è certo un’azienda più che affidabile visto che nelle sue otto «spiega­zioni », lo scorso 8 agosto, l’ex leader di An fondò la sua con­vinzione della congruità del prezzo di vendita proprio para­gonando quei 300mila euro in­cassati dalla off­shore Printe­m­ps nel 2008 ai 450 milioni di lire della valutazione firmata Dot­ta, intorno al 2000. E fa niente che il presidente della Camera omise di ricordare che, tra sti­ma e cessione, erano appunto passati un bel po’ d’anni. Se la Procura dovrebbe aver ricevuto i valori medi di merca­to anno per anno, nella linea cronologica di questo com­plesso affaire , anche il Web ci permette di scavare nel passa­to. Per capire che aria tirava nel mercato immobiliare mo­negasco in quell’estate del 2008, quando An svendette a Printemps, e anche nel lonta­no 2001, poco dopo la presa di possesso della casa da parte del partito di via della Scrofa. Per farlo, basta andare sulla «macchina del tempo» del web, come ci ha suggerito il col­lega Silvio Leoni. L’«internet archive», che appunto memo­rizza istan­tanee di siti web me­se dopo mese e le conserva per i posteri, è all’indirizzo ht­tp:// www.archive.org/web/ web.php . Basta infilare l’url della Dotta immobilier (www. dotta.mc) e premere il pulsan­te «take me back». Il gioco è fat­to, e si può navigare in un’ot­tantina di «versioni tempora­li » del sito di Dotta tra il 2001 e il 2008. Ognuna con le sue of­ferte di vendita, e con i prezzi aggiornati alla data di «conge­lamento » del sito. Per i 300mi­la euro a cui An ha venduto la casa di Montecarlo, due came­re, ingresso, bagno, cucina e terrazzo per 65-70 metri qua­dri commerciali, era decisa­mente difficile concludere una compravendita anche nel lontano 2001. Figuriamoci set­te anni dopo. Le offerte a mar­zo di quell’anno contavano af­fari meno appetibili. C’era un «double studio» di 75 metri quadrati al 24esimo piano del palazzo Millefiori, di certo con una vista migliore di casa Tul­liani, ma anche molto meno a buon mercato: 730mila euro, tre volte la stima che Dotta re­dasse per An. Anche per i 73 metri quadrati dell’apparta­mento nel palazzo «Giotto» che Dotta proponeva ai propri clienti servivano almeno 822mila euro. E un piccolo «studio» con terrazzo nel «Grand Large», si portava via per 456mila euro. A meno, 243mila euro, praticamente la valutazione dell’appartamen­to che An aveva appena eredi­tato, c’era solo una monoca­mera, 25 metri quadri nel Rivie­ra Palace. Gli anni corrodono tante co­se, ma non il valore del matto­ne. Anzi, complice la bolla im­mobiliare, i prezzi crescono ovunque. A maggior ragione nella lussuosa Montecarlo do­ve schizzano, oggi, a 25-30mi­la euro a metro quadrato. Sal­tiamo dunque a febbraio del 2008, cinque mesi prima del ro­git­o con cui An venderà a Prin­temps. Dal sito Dotta del 2008 spunta la casetta di 30 metri quadri con angolo cucina nel­l’elegante Parc Saint Roman, al Larvotto. Per averne le chia­vi toccava sborsare 1,6 milioni di euro. Cifre non per tutti an­che al Carré d’Or, dove la Dot­ta immobilier versione 2008 proponeva 46 metri quadrati nel Park Palace, non lontano dalla casa di An in boulevard Princesse Charlotte, per 1,7 mi­lioni di euro. Allargando gli spazi, s’allargano anche gli esborsi: pur vantando terrazza e garage, 65 metri quadri al «Sardanapale» (a due passi dal­la casa dell’uomo che firmò per la Printemps, James Wal­fenzao, dove Tulliani domici­­lia le proprie bollette), costava­no 2,4 milioni di euro. D’altra parte, non è che rinunciando alla vista mozzafiato le cose cambiassero molto, nel listino immobiliare monegasco di quell’inizio 2008. A Place des Moulins comprare casa di 61 metri quadri (ingresso, came­ra, bagno, cucina e loggia) co­stava 1 milione e 950mila euro. Di affaroni come quello che An propose alla Printemps, nel Principato, nemmeno un box auto. Spendendo 80mila euro in più, un bilocale oltre­confine, in Francia. Come no­to, fiscalmente, non proprio la stessa cosa.