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 2010  ottobre 15 Venerdì calendario

«PANORAMA»: MINACCIATI DA CONFINDUSTRIA —

Il portavoce di Emma Marcegaglia, Rinaldo Arpisella, avrebbe chiesto insistentemente per telefono nell’agosto 2009 a un giornalista di Panorama, impegnato in un’inchiesta su presunti illeciti nella raccolta dei rifiuti in Puglia, di non menzionare il nome della leader degli imprenditori italiani, altrimenti Confindustria avrebbe cominciato a cannoneggiare sul governo. Oltre un anno fa, sarebbe cioè avvenuto esattamente il contrario di quanto denunciato dallo stesso Arpisella nel corso di una conversazione con il vice direttore del Giornale Porro. Panorama anticipa, tramite le agenzie, i contenuti dell’articolo sull’edizione oggi in edicola. E poco dopo arriva la replica della Marcegaglia che prende inequivocabilmente le distanze dal suo portavoce. «Apprendo — dice dalla Polonia dove si trova per inaugurare un nuovo stabilimento — di un colloquio del 2009 tra Arpisella e un giornalista di Panorama. Non ne ero minimamente a conoscenza. Contenuti e tono di quelle parole non mi appartengono. Ogni impresa iscritta a Confindustria può contare sul fatto che i giudizi che esprimo come presidente non sono mai dipesi né mai dipenderanno da quello che i media scrivono o non scrivono». Ed ecco il passaggio chiave, quello che esplicita la critica ad Arpisella: «Chiunque ritenga il contrario sbaglia e non parla a mio nome».
Al fatto che dà origine a questa querelle il settimanale della Mondadori dedica il servizio di copertina intitolato: «Emma, i giornali e i tiratori scelti». Nel sommario si fa riferimento a «quando il portavoce della presidente della Confindustria minacciò al telefono Panorama, "lasciate perdere Marcegaglia. . . altrimenti facciamo la guerra al governo"». All’interno il servizio viene presentato come «l’altra minaccia» e si ricorda che lo «scandalo sulla presunta violenza privata nei confronti della Marcegaglia» (denunciato dallo stesso Arpisella dopo la conversazione con Porro) «ebbe un antefatto opposto, quando appunto nel 2009 il suo portavoce fece pressioni per fermare un articolo di Panorama con molta violenza».
L’autore del servizio ricorda che quando si trovava a Bari per l’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti, che vedeva coinvolto un imprenditore di Altamura, scopre che quest’ultimo era socio di minoranza nella Cogeam, mentre la maggioranza apparteneva al gruppo Marcegaglia. Il giornalista cerca poi di mettersi in contatto con i «vertici della Cogeam per concedere il diritto di replica e domandare se non siano imbarazzati dai problemi con la giustizia di soci e azionisti».
Il giorno seguente, Arpisella lo chiama sul cellulare. Il portavoce, però, non sa che, temendo smentite, l’autore si cautela registrando la conversazione, la cui trascrizione correda l’articolo. «Lascia fuori Marcegaglia da queste cose che non c’entra assolutamente nulla», dice Arpisella, il quale lo invita a guardare «verso alcuni operatori locali». Dopo avere insistito a tenere fuori da questa storia Marcegaglia gli ricorda «quali sono i rapporti di Confindustria con l’attuale governo: scusami se sono esplicito ma è inutile girare attorno a un dito... anche perché a questo punto siccome volete dedicare la copertina a Emma con una lunga intervista la faccio saltare...». Poco dopo, arriva una nuova chiamata di Arpisella dai toni meno amichevoli: «Lascia fuori il nome di Marcegaglia, ti prego per cortesia... Ti spiego alcune cose che non vanno dette nemmeno per telefono: guarda che si incazzano anche in alto i tuoi... perché se incominciamo a rompere i coglioni noi al governo, cioè capisci Confindustria... Perché tirare in ballo questa cosa qui... Ma che c... ti frega, nella completezza del pezzo, fare riferimento a Marcegaglia.... Parla di Cogeam anche perché dobbiamo fare la copertina... facciamo una copertina e poi mi vieni in c... tu con quel pezzo?». L’articolo esce e si cita la Marcegaglia, la quale nel numero successivo concede comunque un’intervista a Panorama.
Lorenzo Fuccaro