Ettore Livini, la Repubblica 15/10/2010, 15 ottobre 2010
UNA BORSA A MISURA DI JACKPOT
Una schedina non è l´unità di misura appropriata per una Borsa. Ma il Superenalotto, nel suo piccolo, può funzionare bene come barometro per capire che tempo fa a Piazza Affari da anni (in attesa di Enel Green Power) orfana di grandi quotazioni e un po´ ai margini del mondo da quando la stanza dei bottoni si è spostata verso Londra. Morale: il montepremi di 162,3 milioni di ieri basta e avanza oggi per comprarsi il 100% di ben 150 società, quasi la metà di quelle quotate sul listino meneghino: dagli integratori dell´Enervit ai villaggi de I grandi viaggi, dalla Banca popolare di Spoleto ai bellissimi campi coltivati delle Bonifiche ferraresi. La finanza, si sa, è da sempre un po´ una lotteria. Ma Milano, nel suo piccolo, è tra le poche borse mondiali a poter davvero vantare un mercato a misura di jackpot.