Riders n.35 ottobre 2010, 14 ottobre 2010
Www, sta per world wide web e allude a una rete mondiale per lo scambio di dati. Ma siamo sicuri che questo strumento ormai indispensabile per lavorare, informarsi e per intrattenersi, sia diffuso in modo equilibrato in tutto il mondo? In realtà i dislivelli dovuti a questioni economiche e culturali sono enormi e la diffusione non è uniforme
Www, sta per world wide web e allude a una rete mondiale per lo scambio di dati. Ma siamo sicuri che questo strumento ormai indispensabile per lavorare, informarsi e per intrattenersi, sia diffuso in modo equilibrato in tutto il mondo? In realtà i dislivelli dovuti a questioni economiche e culturali sono enormi e la diffusione non è uniforme. I Paesi con la maggior percentuale di connessioni per numero di abitanti sono Corea del Sud (81%), Australia (80%) e Giappone (78,2%). India (6,9%), Sudafrica e Fiji (circa 10%) sono invece quelli con la minor percentuale di utenti, indice del più basso livello di qualità della vita. L’Europa si piazza a metà classifica tra i continenti e l’Italia con i suoi 30 milioni di utenti, pari al 51,7% della popolazione, occupa la sesta posizione. Significativi sono poi i 420 milioni di utenti cinesi, in uno Stato che limita fortemente la possibilità di navigare, annullando quello che è il principio fondamentale del web: cioè la libertà. Vedi Allegato