Corriere.it 14/10/2010, 14 ottobre 2010
È ITALIANO IL MIGLIOR SOMMELIER DEL MONDO
MILANO - «Parto per vincere», aveva confidato prima di partire per Santo Domingo. Per poi subito correggersi: «Se arrivo tra i tre finalisti è comunque un successo notevole». E invece sul gradino più alto del podio c’è proprio lui: Luca Gardini, romagnolo di nascita e milanese d’adozione (lavora da Cracco, in via Victor Hugo), è il vincitore del titolo di «Miglior Sommelier del Mondo 2010». Al teatro Bellas Artes di Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, si è svolta la finale del concorso mondiale organizzato dalla Worldwide Sommelier Association, quando in Italia era già notte inoltrata. Alla griglia di partenza della competizione si sono presentati 14 professionisti tra i più esperti del panorama mondiale che nelle semifinali del giorno 12 ottobre si sono dati battaglia presso «El Catador», la più prestigiosa enoteca e wine bar del Caribe. Un test scritto di estrema difficoltà, la degustazione di un vino e una prova pratica di servizio sono state le fasi di selezione che hanno portato alla promozione in finale dei tre sommelier più in forma del momento: Luca Gardini, Milan Krejčí ed Héctor García, rispettivamente rappresentanti per l’Italia, la Repubblica Ceca e la Repubblica Dominicana.
Luca Gardini, 29 anni, vanta curriculum e glorie da veterano: miglior sommelier d’Italia, nel 2004; campione europeo (2009), in carica. Approdato a Milano City circa 6 anni fa, munito di diploma e di talento riconosciuto dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier), si è formato alla prestigiosa scuola di Giorgio Pinchiorri, dell’omonima Enoteca di Firenze, ristorante con cantina, considerata tra le prime al mondo. «Stare a Milano, stare nelle sale di Cracco, dove passa il mondo, significa fare ogni giorno esperienze interessanti», racconta. «Di più: Carlo, lo chef, ha umanità. Ha capito subito il mio carattere, mi ha dato i suggerimenti giusti». Poco dopo l’annuncio della vittoria, Luca ha commentato: «Questo è un grande successo ed è toccato a me, ma voglio sottolineare lo splendido spirito con cui tutti noi concorrenti abbiamo affrontato la competizione, in un clima di profonda stima e amicizia».