Silvia Bombino, Vanity Fair 20/10/2010 (uscita 13/10), 20 ottobre 2010
L’orecchino che penzola dal lobo sinistro di Max Gazzè: «È una croce tuareg a cui ho attaccato una spirale
L’orecchino che penzola dal lobo sinistro di Max Gazzè: «È una croce tuareg a cui ho attaccato una spirale. Ossia, sono simboli dell’incrocio tra le persone e dell’eterno ritorno. Ma è una lunga storia. C’è di mezzo la cosmogonia dei Sumeri...». Max Gazzè da quindici anni studia i Rotoli del Mar Morto.