Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  ottobre 12 Martedì calendario

CHING CHEONG

CHING CHEONG Chaozhou (Cina) 3 dicembre 1949. Giornalista. Inviato a Pechino del quotidiano The Strait Times di Singapore, il 22 aprile 2005 fu arrestato con l’accusa di essere una spia. Condannato a cinque anni di prigione • «[...] per più di un mese [...] sua moglie ha mantenuto il silenzio, spaventata dalla polizia cinese che l’aveva diffidata dal diffondere la notizia. Ha rivelato l’arresto del marito solo [...] a Hong Kong, quando ha saputo che il governo cinese sta per incriminare Ching per “rivelazione di segreti di Stato”, un reato penale punibile con anni di carcere. [...] La colpa di Ching è l’aver contattato l’uomo di fiducia di Zhao Ziyang, l’ex leader del partito comunista caduto in disgrazia per aver simpatizzato con gli studenti democratici di Piazza Tienanmen nel 1989. [...] Veterano della stampa di Hong Kong, ex comunista, in 30 anni di carriera come esperto della Cina aveva sviluppato un’ampia rete di contatti in seno al governo e alle forze armate. Rispettato fino a un’epoca recente anche da Pechino per le sue posizioni nazionaliste e “ortodosse” su Taiwan, Ching era stato il primo a pubblicare [...] le anticipazioni delle memorie di Zhao Ziyang. Il 22 aprile si era recato nella città meridionale di Guangzhou, a poca distanza da Hong Kong, per un appuntamento con una fonte che doveva consegnargli il prezioso manoscritto integrale. È a Guangzhou che gli agenti della sicurezza lo hanno arrestato. [...]» (Federico Rampini, “la Repubblica” 31/5/2005).