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 2010  ottobre 10 Domenica calendario

LA GIOIA DI ESSERE UNA «GRANDE FAMIGLIA»

«Lo so che visti da fuori possiamo sembrare strani. Ma a me sembra di avere una famiglia assolutamente normale. Certo, da noi c’ è molta organizzazione, tutti danno una mano, ma come dovrebbe essere in tutte le case, no?». Occhi verdi e viso dolce, Roberta Ricci è madre di 12 figli: suo marito ha un ristorante alla Balduina, i ragazzi, cinque maschi e sette femmine, hanno dai 7 ai 27 anni. «Perchè così tanti? Siamo cattolici, sì, ma non è solo questo. E’ che abbiamo deciso fin dall’ inizio di accogliere tutti i bambini che sarebbero venuti, e così è stato». A dirlo sembra semplice, poi però gestire una famiglia di 14 persone, in assoluto la più numerosa di Roma, non deve esserlo affatto. «Sì, ho poco tempo per me, e spesso sono stanca, ma quando la sera li guardo, beh, penso che abbiamo fatto una bella cosa». La signora Ricci è stata premiata ieri pomeriggio dal sindaco Alemanno al Bioparco, durante l’ iniziativa «Mamme a Roma» insieme a altri 29 titolari di famiglie numerose: «Se oggi le nascite in Italia sono poche è anche perchè le famiglie non sono aiutate dalle istituzioni. Il quoziente familiare approvato dal consiglio comunale va in questo senso: le famiglie meritano la nostra stima e il nostro aiuto». Ai nuclei prescelti sono andati 500 euro, tessere Metrebus e Aci, un pacco con prodotti caseari. «Premi poco più che simbolici, certo - spiega Lavinia Mennuni, delegato del sindaco per le Pari opportunità - ma vogliamo far passare il messaggio che le mamme vanno aiutate, sia economicamente che cercando di armonizzare i tempi del lavoro e della vita privata». Senza dimenticare i giovani: «Oggi si tende a pensare che creare una famiglia sia un lusso - spiega ancora la Mennuni - E’ anche vero, ma col sostegno delle istituzioni, finora assente in Italia, si può fare». L’ assessore alla Scuola Laura Marsilio: «Il sostegno alle famiglie è una priorità». Intanto però chi ha scelto di mettere al mondo 5 e più figli i problemi se li risolve come può. «Avrei una proposta - annuncia Maria Biancato Moretti, sei figli da 5 a 15 anni e impiegata comunale - Il tempo lavorativo delle mamme, almeno di quelle "super" dovrebbe coincidere con quello dell’ apertura delle scuole. Perchè i ragazzi hanno bisogno di almeno un genitore, soprattutto durante le vacanze». Silvia Longhi con 8 figli (l’ ultima, Maria, è nata da 20 giorni) fa la vigilessa: «Siamo neocatecumenali, al lavoro mi chiamano "Mamma Italia". Se avremo altri bambini? Perchè no?». E c’ è chi in due soli parti è riuscita a mettere al mondo 5 neonati: «Una gravidanza trigemellare e una gemellare, tutte naturali, a distanza di 14 mesi. So di essere un caso praticamente unico al mondo - ride Anna Musetti col marito Armando Stridacchio - I bambini hanno 5 e 4 anni e non ho mai preso un giorno di astensione facoltativa dal lavoro. Per fortuna che la mia famiglia mi aiuta». Maria Cristina Maculan, torinese ormai romanizzata, ha 8 figli da 8 a 26 anni e fa l’ educatrice in un asilo nido: «Al quinto bambino mio marito ha avuto una leggera crisi, ma gli è passata. Le famiglie numerose sono le migliori».
Ester Palma