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 2010  ottobre 11 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BACHMANN

INGEBORG"

- La scrittrice Ingeborg Bachmann con cui (Hans Werner Henze) ha creato tre brani: «La prima volta che la vidi, leggeva le sue poesie esprimendo immagini e idee in modo estremamente timido, quasi sussurrando a se stessa. Aveva sei giorni più di me, ma la sua conoscenza del mondo, delle persone e dell’ arte era così superiore alla mia che poteva avere 2.000 anni più di me!» (Valerio Cappelli, Corriere della Sera 14/02/2010)

- Ventotto anni, come diceva Ingeborg Bachmann, la sua scrittrice preferita, è quell’età di passaggio in cui un uomo finisce di vivere alla giornata e si rende conto che delle mille e una possibilità che la vita sicuramente gli avrebbe offerto, ”forse mille sono già sfumate e perdute” (repubblica.it, 19 giugno 2009)

- Di Philippe Jaccottet (traduttore, ndr) che non riesce a decifrare le parole di Malina, romanzo intriso di morte, opera dell’ammiratissima Ingeborg Bachmann. E così decide di andarla a trovare a Roma, nel ’72. Di fronte alla confusione e alla tristezza di lei (morirà bruciata un anno dopo, un incidente, forse no) si intimidisce. Non trova le parole per dirle che non riesce a capire quel che lei scrive. E torna a casa senza aver finito la traduzione (Lara Ricci, Il Sole-24 Ore 21/12/2008, pagina 37)

- Reich-Ranicki ha conosciuto tutti i più grandi scrittori, a cominciare, da Ingeborg Bachmann, definita la ”first lady” del Gruppo 47: la descrive piuttosto timida, riservata, estremamente fragile; quando nel ’71 lesse il suo romanzo Malina, ebbe la netta sensazione che qualcosa di terribile dovesse accadere alla grande scrittrice e si rifiutò di recensire quel libro; era il presagio della tragica fine della Bachmann, avvenuta nel 1973. (Paola Sorge, ”la Repubblica” 12/4/2003)