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 2010  ottobre 11 Lunedì calendario

ARRIVA L´AUTO CHE SI GUIDA DA SOLA - ROMA

Ha una vista a 360 gradi, reagisce molto più velocemente degli esseri umani, non si distrae mai, non si droga e non beve. Un robot? Più o meno. È un´auto che si guida da sola. Il sogno di sempre di ingegneri e studiosi di meccanica ma anche di molti semplici automobilisti. Che in un sol colpo, per esempio, potrebbero annullare incidenti e stress della guida in città. Niente più errori mortali, spesso evitabili. Anzi, niente più errori, in generale. Fantascienza? Per niente. Scienziati di mezzo mondo stanno lavorando da tempo sull´auto senza pilota e i risultati cominciano ad arrivare.
Ci ha lavorato perfino Google che di gestione dei motori (anche se di ricerca) se ne intende. Così, i colossi dell´auto e le molte università sparse per il mondo che stanno sperimentando prototipi del genere, dovranno ora fare i conti anche con l´azienda di Mountain View, California. Proprio sulla Highway n.1 tra San Francisco e Los Angeles da qualche giorno è, infatti, in circolazione una Toyota Prius, più o meno simile alle altre, salvo una doppia telecamera sul tetto e l´assenza del pilota. La Google-car è infatti dotata di sensori e di un´intelligenza artificiale in grado di controllare la vettura e replicare le scelte che compirebbe un essere umano per districarsi nel traffico. Grazie a questi sistemi elettronici la super Prius riesce a percepire e riconoscere l´ambiente circostante e quindi a muoversi autonomamente nello spazio: gira quando c´è una curva, si ferma quando un pedone attraversa la strada.
Al momento Google ha realizzato già sette prototipi che hanno percorso 1600 chilometri con un solo tamponamento. Che non lascia macchie né strascichi perché causato da un maldestro automobilista che non si era accorto del semaforo rosso. Ma le vedremo davvero queste vetture? Sarà possibile un giorno acquistarle? Secondo le stime più ottimistiche ci vorranno almeno otto anni, altri giurano che di anni ne serviranno addirittura 20 ma tutti sembrano d´accordo che la strada vada percorsa. Cosa che stanno facendo le grandi case automobilistiche e le università. Da una ricerca nata proprio dalla facoltà di ingegneria dell´università di Parma deriva il progetto Braive, acronimo di auto intelligente. A prima vista sembra una macchina come tutte le altre ma al suo interno ci sono sensori di ogni tipo, dieci telecamere, quattro laser scanner e quattro computer nel bagagliaio. Un´incredibile quantità di elettronica che permette a Braive di circolare in tutta tranquillità senza pilota a bordo come hanno dimostrato i numerosi test già effettuati in città italiane ed estere.
Ma la corsa tecnologica non si ferma qui. L´auto senza pilota è allo studio anche della Stanford University, California. Si chiama Shelley. A spiegare il progetto è Chrystian Gerdes, docente di ingegneria: «Stiamo cercando di sviluppare una macchina sportiva, da rally, che viaggi senza pilota, che si spinga al limite delle possibilità di guida di una vettura da corsa. Queste tecnologie un giorno potrebbero essere utilizzate per migliorare la sicurezza delle vetture di serie». Ed è proprio quello che sta facendo la Volkswagen. Il primo costruttore europeo ha realizzato, infatti, un prototipo, basato sulla Golf, che monta uno sterzo a controllo elettronico. Il vantaggio sta nella quantità di dati che permette di raccogliere, fondamentali per lo sviluppo di sistemi di guida a distanza. Nei test l´auto marcia sicura in mezzo ai birilli senza buttarne giù nemmeno uno. Un risultato che ci fa sentire più fiduciosi verso la tecnologia che già oggi sta realizzando quello che appena due, tre anni fa sembrava impensabile.
Nel giro di poco tempo sono infatti arrivati su auto di serie sistemi che stanno alla base proprio della futura guida senza pilota. Come il cruise control adattativo, che grazie a un sensore radar regola automaticamente la velocità di crociera del veicolo e la distanza da quello che lo precede. Oppure le telecamere negli specchietti retrovisori che permettono di vedere ostacoli nell´angolo cieco. E ancora, l´avviso acustico (o leggera vibrazione del volante) nel caso in cui inavvertitamente il conducente dovesse cambiare corsia, i sistemi che prevengono le collisioni e agiscono sui freni, fino alla manovra computerizzata, ovvero l´auto in grado di compiere automaticamente il parcheggio. Insomma, da qui al futuro il conducente sarà sempre più un optional.