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 2010  ottobre 08 Venerdì calendario

Imbarazzo alla prestigiosa Duke University della Carolina del Nord perché l’ex studentessa Karen Owen, 22 anni, ha pubblicato su Internet una classifica in forma di tesi in cui valuta le prestazioni sessuali dei tredici ragazzi - di cui cita nomi e cognomi - con cui s’è accoppiata durante gli anni trascorsi in ateneo

Imbarazzo alla prestigiosa Duke University della Carolina del Nord perché l’ex studentessa Karen Owen, 22 anni, ha pubblicato su Internet una classifica in forma di tesi in cui valuta le prestazioni sessuali dei tredici ragazzi - di cui cita nomi e cognomi - con cui s’è accoppiata durante gli anni trascorsi in ateneo. Il lavoro di 42 pagine, in PowerPoint, dal titolo «An Education beyond the Classroom: Excelling in the Realm of Horizontal Academics» (Educazione oltre l’aula: eccellere in senso orizzontale nell’ambito accademico), analizza con grande professionalità universitaria gli amatori presi in esame:i partner vengono catalogati col termine «volontari», il sesso diventa una «raccolta di dati», le prestazioni sono valutate su una scala da 1 a 10. Molteplici i parametri di giudizio: la bellezza dei ragazzi; le misure del pene (definito col gergo «hardware»); il talento a letto; la capacità di intrattenimento; l’atleticità. A questi si aggiungono alcuni fattori di bonus come «un accento particolare» (per esempio quello australiano) o un malus, che può essere la volgarità o l’accento canadese. Il tutto corredato con istogrammi e immagini. Nell’ultima pagina ci sono persino i ringraziamenti: «Voglio ringraziare tutti i miei volontari, senza la cui attiva partecipazione, cooperazione e elementi di studio, non sarei stata in grado di realizzare questo progetto» (gli elementi citati, tuttavia, erano all’oscuro di tutto). Karen, il maggio scorso, aveva inviato la goliardica tesi, via e-mail, solo a tre amici. Poi uno di loro l’ha inoltrata a un quarto, ben presto è finita nella casella di posta di numerosi studenti del campus e da lì alla Rete il passo è stato breve. Pubblicata su un frequentatissimo blog femminile che l’ha ribattezzata Fuck list, è stata ripresa dai media di mezzo mondo e commentato anche dal Today Show sulla Nbc. In un primo momento l’autrice s’era detta divertita da tanto clamore, ma poi, vista l’irritazione dei 13 «volontari», è stata costretta a pubbliche scuse: «Mi dispiace. Con il cuore in mano chiedo scusa. Non ho mai avuto l’intenzione di ferire le persone citate nel mio lavoro».