varie, 8 ottobre 2010
Petronilla Sanfilippo detta Nilla, 54 anni. Originaria di Catania ma da molti anni residente a Garbagnate Milanese, vedova, madre di due figli, invalida e costretta alla sedia a rotelle, da un anno conviveva con un Paolo Zeffin di anni 52, veneto, disoccupato e tossico, che spesso la pestava per farsi dare i soldi con cui comprare la droga e ciononostante non era mai stato denunciato perché la donna aveva il terrore di restare sola
Petronilla Sanfilippo detta Nilla, 54 anni. Originaria di Catania ma da molti anni residente a Garbagnate Milanese, vedova, madre di due figli, invalida e costretta alla sedia a rotelle, da un anno conviveva con un Paolo Zeffin di anni 52, veneto, disoccupato e tossico, che spesso la pestava per farsi dare i soldi con cui comprare la droga e ciononostante non era mai stato denunciato perché la donna aveva il terrore di restare sola. Martedì sera questo Zeffin, durante l’ennesima lite in camera da letto, prese un coltello da cucina e infilò la lama, quattro volte, al fianco sinistro della Sanfilippo. Poi, siccome quella continuava a respirare, afferrò un vecchio ferro da stiro a carbonella e glielo suonò sulla testa fino a sfondarle il cranio. Quindi arraffò 1.500 euro e due carte di credito, chiuse la porta a chiave e meditando d’espatriare in Slovenia scappò a bordo della Kia Sportage grigia di proprietà della morta. Verso mezzanotte i carabinieri lo tovarono a bere una birra in un bar di Pontelongo, suo paese d’origine in provincia di Padova. Serata di mercoledì 6 ottobre in un appartamento al piano terra Cascina del Siolo a Garbagnate Milanese.