Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  ottobre 15 Venerdì calendario

«Bersani credo di non averlo mai sentito per telefono. Lui vive bene anche senza telefonarmi evidentemente, e io per fare il sindaco non ho bisogno di chiamare il segretario del partito

«Bersani credo di non averlo mai sentito per telefono. Lui vive bene anche senza telefonarmi evidentemente, e io per fare il sindaco non ho bisogno di chiamare il segretario del partito. Rispondo ai fiorentini, non a lui» (Matteo Renzi). Se le dico “uomo di potere” qual è il primo nome che le viene in mente? «Giulio Andreotti. Venne una volta in Provincia e lo feci sedere alla scrivania per firmare il libro d’onore, come si usa, e lui mi chiese: “Di chi è questa poltrona?”. Dissi che era mia. E lui: “Posso darle un suggerimento? Non la ceda mai, neanche in prestito”». «Il mio impegno è nato da diverse esperienze personali: lo scoutismo, che è una grandissima educazione al carattere, alla socialità, alla responsabilità. Poi aver fatto l’arbitro di calcio, perché sei costretto a decidere, senza avere paura dei ragazzi più grandi che ti gridano in faccia di tutto su tua madre e tua sorella».