Christian Rocca, Il Sole 24 Ore 8/10/2010, 8 ottobre 2010
SCOMMETTIAMO SULL’ECONOMISTA PIÙ BRAVO DEL MONDO?
Studenti, ricercatori e professori di Harvard provano a indovinare chi vincerà il Nobel per l’Economia 2010 con una riffa organizzata al dipartimento di Economia della più prestigiosa università americana. In attesa della decisione di lunedì a mezzogiorno, a cura dell’Accademia reale delle scienze di Stoccolma, ad Harvard si rinnova la tradizione del Nobel Pool, il toto-Nobel. Si paga 1 dollaro, si può puntare su diversi candidati, ma c’è da scommettere che nessuno indovinerà il vincitore.
Per partecipare alla scommessa i professori di Harvard devono compilare un modulo, allegare i dollari in contanti e consegnare la busta al dipartimento. Le scommesse dovranno arrivare ai coordinatori del toto-Nobel entro la mezzanotte di domani. L’indomani mattina, il sito dell’università pubblicherà le scelte più popolari. Circolano già le prime indiscrezioni. Secondo il «Wall Street Journal», in testa ci sarebbe il professore di Harvard Martin Weitzman, per i suoi studi economici sui cambiamenti climatici svolti assieme a William Nordhaus di Yale. A seguire ci sono Paul Romer di Stanford (teoria della crescita) e Richard Thaler dell’Università di Chicago. Thaler è il primo della lista anche di iPredict, il sito neozelandese che raccoglie le scommesse sui Nobel. Subito dopo ci sono Oliver Hart di Harvard e l’economista di Yale Robert Shiller.
Una delle costanti di queste previsioni, specialmente quelle curate da altri economisti, è che non ci prendono quasi mai. Nel 2008, il toto-Nobel di Harvard non aveva nemmeno preso in considerazione il vincitore Paul Krugman, di Princeton. Sui blog circolano i nomi di Robert Barro, professore ad Harvard, ed Eugene Fama. Barro e Fama sono considerati tra i più meritevoli, ma sembra improbabile che in tempi di crisi economica i 5 membri del comitato di Stoccolma assegnino il premio a un professore noto per lo scetticismo nei confronti degli stimoli economici o a un economista che ha ideato la teoria dei mercati efficienti. Lo stesso discorso vale per l’italiano Alberto Alesina, professore ad Harvard ed editorialista del Sole 24 Ore, il cui nome è nella short list della più affidabile Reuters assieme a Nobuhiro Kiyotaki (Princeton), John Moore (Edimburgo) e Kevin Murphy (Università di Chicago).
Un altro possibile vincitore è Jean Tirole (Istituto di economia industriale di Tolosa), anche se assieme ad Hart è sfavorito dal fatto che l’anno scorso il premio è stato assegnato ad altri sostenitori della teoria dei giochi.
Al gioco hanno partecipato anche i Simpson, la famiglia anomala della sit-com a cartoni animati. A fine settembre, nella prima puntata della nuova stagione, hanno previsto la vittoria di Jagdish Bhagwati di Columbia.