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 2010  ottobre 08 Venerdì calendario

ARRIVA IN ITALIA L’ANNO SABBATICO

Il periodo sabbatico? Si fa anche in Italia. Di sicuro, le aziende cominciano a strizzare l’occhio all’idea. Le multinazionali del mondo consulenziale sono in prima fila. Accenture, solo per fare un nome, da anni accetta con favore le candidature alla "pausa", soprattutto se legate alla formazione.
Ma il fenomeno è trasversale. Per esempio T-Systems Italia, società del gruppo Deutsche Telekom, prevede la possibilità di 12 mesi di break retribuiti al 30% per chi ha almeno due anni di servizio. E, addirittura, il "Gigante Blu" Ibm concede Sabbatical anche superiori all’anno a tutti i dipendenti che lo richiedono, con remunerazioni che arrivano al 35% dello stipendio. Ma non è finita qui. Nella community di compravendita online eBay vige, a livello globale, il principio del mese sabbatico (con busta paga full) ogni cinque anni. Il discorso vale pure per il team italiano di PayPal ed eBay Annunci. Lo sa bene Roberto Tucci, responsabile sviluppo e comunicazione di quest’ultima, che ha da poco sfruttato l’opportunità per praticare la Capoeira a Salvador de Bahia. Mentre, in campo servizi finanziari, American express guarda con benevolenza ai congedi per formazione: storicamente ha accolto tutte le domande dei suoi collaboratori su questo fronte. E non è sicuramente da meno, passando alle utility, Enel che, oltre all’aggiornamento professionale, pone forte attenzione ai temi del volontariato: più di 350 dipendenti (solo in Italia) negli ultimi tre anni hanno usufruito di aspettative lunghe per occuparsene.
Certo, siamo lontani dall’America. Là le company aperte ai Sabbatical (pagati e non) sono centinaia. Non solo: l’offerta di servizi nell’ambito è decisamente ampia. Si parte da siti divulgatori di "travel advice and inspiration" come "Briefcase to Backpack" ( www.briefcasetobackpack.com) fino ad arrivare a consulenti per aziende e lavoratori come "YourSabbatical" ( www.yoursabbatical.com) che, tra l’altro, organizza programmi disegnati sulle esigenze più diverse: il menu contiene tanto di opzioni Green, per gli attenti alla responsabilità sociale, Innovation per chi (parole loro) vuol "dar benzina alla linfa creativa" e, persino, Hybrid per i career breaker che preferiscono puntare su più "benefici".
Una cosa è certa: riguardo al salutare effetto della "pausa di riflessione" sulla carriera, Oltreoceano si nutrono pochi dubbi. "Può avere enormi vantaggi sul lungo termine" ha ribadito, anzi, proprio di recente "Forbes". Ma è vero anche con la crisi? Sempre dalle colonne dell’autorevole magazine, Dan Clements, autore di "Escape 101: Sabbaticals Made Simple", rassicura al proposito: "Se molti credono che questo sia il peggior momento per prendersi un sabbatico — afferma — io sono convinto esattamente del contrario, specialmente per chi ha lavorato bene".
Ciò detto, qualche sana precauzione è meglio prenderla. Almeno le due più raccomandate dagli esperti: prima di partire assicurarsi di aver lasciato veramente "buoni ricordi" in azienda; in seguito, tenersi tenacemente in contatto con il capo.
Iolanda Barera