Mario Pappagallo, Corriere della Sera 08/10/2010, 8 ottobre 2010
LA NUOVA MACCHINA CHE «VEDE»IL CUORE E IL RISCHIO DI INFARTO —
Un «cervello» che rientra. Una sofisticata Pet-Tac che consente di «vedere» il circolo sanguigno del cuore in modo non invasivo. Un Centro per le malattie primitive del miocardio innovativo, unico in Italia, con un’équipe plurispecialistica senza pari. Sede: il San Raffaele di Milano. Don Luigi Verzè ha visto cosa stava facendo Paolo Camici, allievo di Attilio Maseri, in Inghilterra e gli ha offerto, per rientrare, ciò che nemmeno all’estero aveva. E il «cervello» Camici è rientrato. Lunga e brillante carriera nel Regno Unito, specialista in malattie cardiovascolari, pioniere delle tecniche di imaging non invasivo con la Pet. Il suo campo d’azione sono le arterie del cuore, le coronarie, che portano il sangue ossigenato a tutte le cellule della pompa muscolare. Se si chiudono, e il sangue non arriva, c’è l’ischemia, l’infarto. Le coronarie più grandi, quelle visibili e raggiungibili con i cateteri, sono però solo la punta dell’iceberg: il vero circolo di ossigenazione è costituito da numerosi capillari, invisibili, che irrorano ovunque il muscolo. A volte le coronarie principali sono sane, ma l’ischemia c’è lo stesso. La causa è proprio nel microcircolo. Camici e la sua équipe lo «vede», lo valuta e, se possibile, lo cura. E’ in grado di fare un tagliando completo al motore cuore. Un motore che va da mille giri, nella norma, a 5.000 sotto sforzo. Se però da mille arriva al massimo a 1.500, qualcosa non va. Spesso a causa dell’invisibile microcircolo. Così si può avere un infarto, una morte improvvisa. Il primo obiettivo di Camici è però quello di portare avanti gli studi sulla cardiomiopatia ipertrofica (malattia genetica che colpisce un nato ogni 500). In Italia almeno 100.000 pazienti ne soffrono, in gran parte non diagnosticati o con diagnosi errate. In questa patologia, lo studio del microcircolo è fondamentale, anche per prevenire la progressione della malattia. Non solo. Si è visto che anche negli ipertesi il motore può perdere giri a causa del microcircolo. Il Centro di Camici è pronto.
Mario Pappagallo