Riders n.34 Settembre 2010, 7 ottobre 2010
FRASI DI FRANCO UNCINI
Imitazioni «Mi infastidiscono le scopiazzate, le persone che vogliono imitare gli altri, perché significa non avere personalità».
Stile «Io mi sono costruito un mio stile, forse di quelli che adesso non vanno più di moda, composto e scontato. Me lo sono imposto ai tempi delle corse perché avevo come antagonista un personaggio come Lucchinelli e ho voluto subito essere il suo opposto».
Machiavelli «Io mi sento un po’ machiavellico: il fine giustifica i mezzi. Perché sono convinto che nella vita, così come nella sport, tutto ciò che serve a far star bene una persona, ha una sua giustificazione».
Creatività «Mi sono allontanato dalle corse per qualche anno ma sono dovuto rientrare perché la nostalgia era fortissima, logorante. Quando sono tornato nel motomondiale è stato emozionante perché ho ritrovato subito quelle motivazioni che cercavo. Adesso mi sto dilettando con il video editing, raccolgo filmati del passato e faccio montaggi. Mi piace perché dà sfogo alla parte più creativa di me».
Pista «A volte faccio qualche gara in auto, spesso seguo mio fratello che ci corre. Mi piace perché è un modo diverso per rivivere le emozioni che ti dà la pista».
Pentito «Mi dichiaro ufficialmente un pilota pentito perché avrei voluto correre molto di più. Adesso i ragazzi di 30 anni mi sembrano giovanissimi e soprattutto sono in grado di fare grandi cose».
30 anni «La verità è un po’ strana. Da ragazzino avevo la passione per la Formula Uno. Avendo visto Jackie Stewart smettere di correre a 30 anni da campione del mondo, mi sono posto quell’obiettivo. Perché volevo fare la stessa cosa».
Volo «A un certo punto ho preso il brevetto e ho iniziato a volare. Mi piaceva fare i trasferimenti in aereo. Ho abbandonato perché iniziavo a fare un po’ il cretino. Esagerare va bene, ma non troppo».