Stefano Semeraro, La Stampa 7/10/2010, 7 ottobre 2010
«Io ho fatto parte di tante commissioni anti-doping, che per avere un senso ogni tanto un dopato dovevano trovarlo: allora qualcuno proponeva di andare a cercarlo fra i ciclisti, e puntualmente saltava fuori
«Io ho fatto parte di tante commissioni anti-doping, che per avere un senso ogni tanto un dopato dovevano trovarlo: allora qualcuno proponeva di andare a cercarlo fra i ciclisti, e puntualmente saltava fuori. Purtroppo i ciclisti sono difficilissimi da convincere. Anche perché ai miei tempi il doping faceva poco, oggi invece le nuove sostanze sono capaci di trasformare un dilettante in un “cannibale” professionista». (Il professor Dal Monte)