Marinella Venegoni, La Stampa 7/10/2010, 7 ottobre 2010
IL FESTIVAL DELLE POLEMICHE
E fu così che il cda della Rai, riunito ieri, ingoiò dopo tanto attendismo il pacchetto Morandi a Sanremo, sembrato a lungo indigesto per alcuni particolari che sono peraltro tornati a risuonare nell’aula dell’austero consesso, e di cui diremo poi. Habemus Festival 2011. Lo ha illustrato il direttore di Raiuno Mauro Mazza, «in piena concordia con il direttore generale Mauro Masi». Dalla sua voce sono risuonati in cda gli stessi nomi del cast tratteggiato nella lettera dell’altro ieri da quello che era il direttore artistico in pectore, GianMarco Mazzi, ora confermato: per rompere l’ultimo indugio c’è voluta proprio la spintarella di quella sua lettera che annunciava la rottura delle trattative con l’azienda, rea di non venire al dunque.
Il Sanremone di fine febbraio-o-giù-di-lì sarà dunque presentato da Gianni Morandi - secondo vincitore della kermesse, dopo Anna Oxa, ad esserne anche presentatore - affiancato da due bellone non bionde, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, e da due «prestiti» da Mediaset, come avviene spesso in epoca berlusconiana anche per evitare la controprogrammazione feroce: Luca e Paolo, implacabili «Iene», sono personaggi simpatici e travolgenti e anche con pochi peli sulla lingua; però sempre di «Raiset» si tratta, anche questa volta. Magari, a completare il quadro, ci sarà il terzo vincitore che proviene da Amici, dopo Marco Carta e Valerio Scanu. Ma questo è un altro discorso, che porta al regolamento da preparare, alle proposte musicali, ai sistemi di votazione: insomma, tutte quelle cose noiose che avvengono fra una presentazione e l’altra.
Già, perché mai come oggi il vero problema, dibattuto con punte di asprezza anche in cda, sono i presentatori: non Gianni Morandi, indiscutibile fidanzato d’Italia a dispetto degli anni che passano, ma le girls. C’è stata una guerra di Bambole, questa volta, chiusa con la sottolineatura della piena responsabilità editoriale del direttore Mazza, perché il Consiglio non ha potere di decidere. Il dibattito si è puntato soprattutto su Belen, della quale non erano certo in discussione le curve, quanto piuttosto gli outing sul consumo di cocaina («un paio di volte») e le compagnie che frequenta (come disse il consigliere Verro alcuni giorni fa, «Il fatto di avere Belen sul palco e Corona in prima fila non mi pare dia una buona immagine della Rai»). En passant, va ricordato che pure Elisabetta Canalis, nota al mondo intero come fidanzata dell’inarrivabile George Clooney (che probabilmente i vertici Rai contano di avere a prezzo scontato in prima fila, lui sì che darebbe una buona immagine) è stata tirata in ballo nel 2008 dalla modella Karima per il consumo di coca. Si vede che l’elemento non è più rilevante, dopo esser costato a lungo l’espulsione di Morgan da ogni regno tv.
Ma il fantasma si aggira, fra le girls, di una grande sconfitta. Manuela Arcuri, molto sponsorizzata (che di più non si può), che a Sanremo pare tenesse moltissimo, resta a casa. Dagospia, il solito sito pettegolo che però spesso ci becca, fa una lettura della bocciatura come «dispetto» ai Berluscones (e al capo medesimo) da parte del direttore Mazza, noto finiano Doc.
Tutto il resto del programma è ora da mettere in piedi, anche se in questi mesi di lavoro sotterraneo Mazzi e Morandi si saranno certo portati avanti. Qualche preoccupazione, è ovvio, viene da chi deve riempire di contenuti la baracca. Mario Limongelli, presidente della Pmi (produttori musicali indipendenti) si limita a commentare: «Assistiamo tutti gli anni a una girandola di nomi per salvare il salvabile, mentre la differenza la farà la qualità della musica che l’industria saprà proporre e che la commissione accetterà. Morandi è un grande artista, non ha grandi esperienze di conduzione, ma se ben sostenuto potrà fare il suo lavoro». A tirare un sospiro di sollievo è il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, preoccupatissimo dal ritardo con cui ci si è mossi: «Morandi garantisce un’alta qualità. Certo mi dispiace aver appreso la notizia dagli organi di stampa e non, come mi sarei aspettato, dai vertici Rai».
E qui, vien subito da pensare che invece su quel palco Morandi sarà l’unico, per esperienza. Le discussioni discografiche sono in questi giorni puntate sul criterio di scelta dei Giovani, si parla di una selezione a Domenica In fra una ventina di ragazzi, oppure di un’audizione tradizionale per 40-50 giovani. Parte della discografia chiede che il televoto non sia fondamentale (non più del 15 per cento), tutti respirano perché il vincitore di X-Factor non sarà più in gara per diritto (quelli di Amici non ci sono per diritto, ma vincono comunque, intanto).
[FIRMA]LUCA DONDONI
MILANO
Che ne dice Michelle Hunziker delle due Iene Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che dallo studio di un programma per ragazzi fra poco si getteranno nella mischia del più seguito programma per adulti? «Sono due forze della natura e sono una loro fan. Dovunque li metti riescono portare a casa il meglio e poi sono superdivertenti. Certo, quando fanno le Iene per la povera Ilary a volte sono dolori, ma credo che il loro essere pungenti alla fine paghi e tra di loro ci sia anche una bella alchimia».
Quarantotto ore fa Michelle Hunziker era nel foyer del teatro Smeraldo per presentare il suo one woman show Mi scappa da ridere con la regia di Giampiero Solari, ma era immaginabile che tra le tante domande che riguardavano la sua carriera venisse fuori anche la parentesi sanremese: Michelle ha condotto un Festiv’edizione trionfale nel 2007 insieme a Pippo Baudo. Qualcuno tra i giornalisti discuteva della possibilità che potesse essere lei a presentarlo di nuovo, ma la bionda show girl faceva spallucce, con lo sguardo di quando a Striscia dice: «ma signor Ezioooo»: «No, non vorrete mica scherzare. Ho già troppe cose da fare e poi mentre c’è il Festival sarò impegnata con la tv e questo spettacolo»
Le chiediamo allora di dirci come vede alla conduzione quel Gianni Morandi che il Festival l’ha vinto in veste di cantante nel 1987 e adesso lo presenterà. «Morandi è un uomo molto amato - dice -, trasversale, un grande cantante, ce lo vedo eccome a condurre Sanremo». Un parere che ieri ha ribadito in radio, ai microfoni di Attenti a Pupo su Radiouno: «Amo Gianni, trovo che sia un grande comunicatore e un grande professionista - ha aggiunto la Hunziker - e poi ama la musica davvero. Io e Pippo Baudo d’altronde abbiamo fatto un Sanremo semplice, dando molto spazio alla musica e così dovrebbe essere al festival».