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 2010  ottobre 07 Giovedì calendario

E-BOOK UNA GUERRA ITALIANA

Oggi sposi. Telecom Italia e Mondadori annunciano alla Fiera internazionale del libro un accordo che rappresenterà il passo decisivo, l’ingresso ufficiale dell’e-book sul mercato italiano, il Natale del libro elettronico. I contenuti della conferenza stampa sono ovviamente blindatissimi, ma tra gli altri editori italiani già serpeggia il malumore. Anche qualcosa di più: forse i venti di guerra al gruppo di Segrate che si erano già levati durante il Salone del libro con la raccolta di firme contro la cosiddetta «legge bavaglio» sulla pubblicazione degli atti giudiziari, e la richiesta al gruppo editoriale della famiglia Berlusconi di sottoscrivere la petizione.
Allora fu respinta al mittente. Oggi il punto del contendere è complicato da considerazioni tecniche, ma la sostanza è semplice. La Telecom ha pronta una libreria elettronica, per mettere in commercio gli e-book di qualsiasi editore. Inoltre per le feste di Natale lancerà una serie di e-reader, l’apparecchio con cui si possono scaricare e quindi leggere i testi. È lo strumento indispensabile perché nasca un mercato italiano, visto che con i Kindle di Amazon o l’iPad della Apple si possono avere al momento solo libri venduti in America. Ed è molto probabile che l’e-reader italiano avrà un gran successo nella stagione dei regali. Gli editori dal canto loro sono tutti pronti, con un ricco catalogo, a entrare anche loro nel grande negozio virtuale, oltre che nelle librerie di catena e in quelle on-line. Rcs, Gems e Feltrinelli, che hanno già pronta una «piattaforma» comune con la sigla Edigita, rappresentano in questa trattativa un unico interlocutore. L’altro era - ed è - Mondadori, che però taglia il traguardo per prima, e per prima oggi darà l’annuncio con Telecom.
Sarà un annuncio importante, non privo di una certa teatralità: il contratto, si dice, verrà firmato in pubblico, quasi come in un teatrale replay di un’altra celebre firma nel salotto televisivo di Bruno Vespa, quando Silvio Berlusconi siglò il «contratto con gli italiani». Siamo ai si dice, ma basta e avanza. E gli altri grandi gruppi non ci stanno. «Telecom porta sul mercato i suoi nuovi lettori, che avranno un grande successo, e questo ci fa molto contenti - dice per esempio Alessandro Bompieri, neo amministratore delegato di Rcs libri -. Ma stava facendo accordi con tutti, e anzi siamo proprio alle battute finali, a un passo dalla firma. I libri disponibili saranno molti di più». Sotto l’albero potrebbero arrivare ad alcune migliaia: non solo i mille di Mondadori, ma almeno altrettanti scelti tra i marchi di Rcs, più quelli della galassia Gems e di Feltrinelli.
I piani editoriali sono ovviamente simili: una scelta abbondante dal catalogo, e tutte le novità importanti, cui si aggiungeranno col passare di tempo i nuovi libri di ciascun editore. I destinatari sono i «nuovi lettori», i giovani che vivono nel mondo digitale e magari fino a ieri trascuravano la carta stampata. Gli obiettivi sono modesti, ma non irrilevanti. La previsione è di arrivare a un 5 per cento del mercato entro la fine del 2011. Si sa anche che non saranno proprio regalati: quelli Rcs, per esempio, costeranno un 30 per cento in meno dell’analogo libro su carta. Il prezzo non è considerato un problema, perché chi li acquisterà non dovrebbe farlo per risparmiare ma proprio perché preferisce questo nuovo sistema. Natale è perciò decisivo, in Italia come nel resto d’Europa; se n’è parlato proprio ieri, giungendo a queste conclusioni, in un incontro internazionale con i responsabili dei grandi gruppi al di qua e al di là dell’Oceano.
Da noi nasce però un problema: il matrimonio sul filo di lana. «Stiamo negoziando tutti, nessuno ha ancora concluso - dice ancora Bompieri -. La faccenda mi lascia perplesso». Le nozze francofortesi rischiano di guastare la festa? «Certo non è proprio il modo più elegante di partire - gli fa eco Stefano Mauri, per il gruppo Gems - e in ogni caso resta un onere della Telecom il mettersi o meno d’accordo con noi. Forse hanno ragionato come nelle telecomunicazioni: ci si guarda intorno e si cerca come partner il più grosso del settore. Ma nel mondo del libro vincono semmai le posizioni ecumeniche. Bisogna avere Follett, ma anche Wilbur Smith». Un suo autore Longanesi, per l’appunto. «E lo avranno. Guardi, io avevo chiesto a gennaio un incontro al presidente Telecom, Bernabé. Non ho avuto risposta, e da persona educata ho preferito non insistere».
Stavate davvero per firmare? «Stiamo ancora per firmare. Restano aspetti tecnici da risolvere. Mi sembra di vedere in tutto questo una certa ansia da annuncio». Intanto, si fanno gli scongiuri. Come ha spiegato il presidente dell’Aie Marco Polillo presentando i risultati annuali dell’editoria italiana, il nostro mercato è stabile. Non cresce. Leggiamo più o meno come sempre, e cioè poco. Ora però Babbo Natale si è vestito da e-book.


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