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 2010  ottobre 06 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DIAMANTI

Ilvo"

Dice l’ultimo studio della Fondazione Nordest diretta da Ilvo Diamanti, esente da ogni sospetto di partigianeria, che tra gli operai veneti e friulani (ai quali una scandalizzata analisi del ”Manifesto” rinfacciava nel ’95 «una sorta di complicità tra capitale e lavoro in nome dei consumi»), il centro destra miete oggi il 66 per cento, la sinistra il 24.
Vogliamo riassumere? Una catastrofe.
(Gian Antonio Stella Corriere della Sera, 25/04/2002)

[Sulla base americana a Vicenza] il vecchio Philip Maselli, che è qui da una vita e ha sposato un’italiana, ha aperto la strada. Oggi, consigliere politico di Helmick, dice, con accento del sud: «Qui ci vogliono bene tutti. Il problema vero è che i vicentini temono il traffico a Caldogno». Il sociologo Ilvo Diamanti, che abita qui vicino, l’ha scritto apertamente.
(Jacopo Jacoboni, La Stampa 3/4/2007)

Va da sé che appena le cose cominciarono a prendere questa piega, già visibile oltre venti anni fa, ci fu chi lanciò l’idea di un partito veneto. Il primo, in un’intervista al giovane Ilvo Diamanti nel 1982, fu Toni Bisaglia: «Il Veneto sarebbe pronto a partecipare a uno stato "federale". Ma l’Italia no, non sarebbe pronta. L’ostacolo principale è nello squilibrio eccessivo tra la coesione culturale del Veneto e quella generale».
(Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 27/4/2007)

Sa che la politica in Italia non riesce a decidere, bloccata com’è da veti sempre più fitti e da quelle che Ilvo Diamanti chiama minoranze dominanti.
(Barbara Spinelli, La Stampa 26/5/2007)

Non passa giorno senza una consultazione sul sito Internet di Repubblica, un sondaggio della Ipsos, una demoscopica analisi di Renato Mannheimer sul Corriere della Sera o un’inchiesta sociologica di Ilvo Diamanti su Repubblica che non diano risultati ogni volta più clamorosi: al momento dell’incoronazione torinese il gradimento degli italiani per Veltroni oscilla tra il 70 e l’80 per cento.
(Il Foglio 12 gennaio 2008, Francesco Cundari)

O più probabilmente la politica postmoderna richiede di giocare sul territorio diverse parti in commedia, come sostiene Ilvo Diamanti: lo sceriffo, il pragmatico, l´irredentista, il guitto, se occorre il razzista.
(Alberto Statera, la Repubblica 23/4/2008)

Ora, sul terreno di questa incipiente Terza Repubblica, per il centrodestra si aprono le verdi vallate del governo nazionale e locale, da Milano a Roma, con la fine di quello che Ilvo Diamanti definisce il "bipolarismo metropolitano".
(Massimo Giannini, repubblica.it 28/4/2008)

Peccato che la base vada appunto in tutt’altra direzione. Ilvo Diamanti, esperto di flussi elettorali, in un’analisi che verrà pubblicata dal Mulino ha accertato che almeno metà degli iscritti alla Fiom nel Nord ha messo la croce sul simbolo della Lega, o su quello del Pdl.
(Panorama 12 giugno 2008, RENZO ROSATI)

E Galan? Si muove come un cane sciolto, mettendo gli altri di fronte al fatto compiuto. Non a caso, «leader senza partito» è la definizione che per lui ha coniato il sociologo Ilvo Diamanti.
(Mario Ajello, Il Messaggero, 28/11/2008, pag. 8)

Come ha dimostrato Ilvo Diamanti (su Repubblica del 26 luglio) si sta nuovamente rafforzando la diffidenza tra italiani del Nord e del Sud.
(Marc Lazar, la Repubblica 28/7/2009)

Secondo un sondaggio di Ilvo Diamanti, sociologo e grande esperto della Lega, al Nordest un cittadino su quattro «è disponibile a dichiararsi secessionista».
(Guido Passalacqua, Il vento della Padania, Mondadori, pagine 254, euro 18,50)

Siccome ogni tanto per rompere il ghiaccio c’è bisogno di una captatio benevolentiae, l’intervistatore mette subito sotto gli occhi dell’intervistato un’indagine di Ilvo Diamanti su «Repubblica»: s’intitola «La nostalgia dei vecchi partiti» e dice che «il 45% degli italiani, oggi, giudica positivamente la Dc». Paolo Cirino Pomicino sorride: «Ho sempre detto che il tempo è galantuomo».
(MICHELE BRAMBILLA, La Stampa 20/3/2010, pagina 7)