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 2010  ottobre 06 Mercoledì calendario

TUMORI, IL SUPER-RAGGIO INTELLIGENTE CHE SOSTITUISCE IL BISTURI —

Ottanta pazienti nel mondo con tumore al polmone irradiati con il nuovo «raggio» super potente e intelligente hanno la stessa sopravvivenza nel tempo di quella finora raggiungibile con l’intervento chirurgico. Ma non sono stati ricoverati né anestetizzati né aperti con un bisturi. In dieci minuti il raggio che brucia ha eliminato le cellule tumorali senza colpire i tessuti sani circostanti. Potenza massima, oltre il doppio delle super radioterapie al momento disponibili, raggio radiante super concentrato e preciso (0.3 millimetri il diametro massimo che irradia eliminando tutto), radiotossicità quasi zero.
Non solo. Il radioterapista segue il bersaglio in diretta grazie alla fluoroscopia di cui dispone il nuovo acceleratore lineare. In diretta, dal vivo, su bersaglio mobile. Il paziente respira e il raggio, a piccoli micidiali scariche di pochi secondi, «uccide» solo ciò che deve uccidere.
Si chiama TrueBeam, è nato nella zona tecnologicamente più avanzata al mondo, la Silicon Valley in California (Usa) e viene considerato dagli esperti una rivoluzione nella radioterapia e nella cura dei tumori. Ve ne sono dieci al mondo, di cui tre in Europa. Di questi tre, uno è ora in Italia, all’Istituto Humanitas di Rozzano (gli altri a Zurigo e ad Amsterdam).
Marta Scorsetti è la responsabile della radioterapia in Humanitas. È abituata a lavorare con apparecchiature del genere, super precise e «super intelligenti». Il suo centro di Radioterapia è all’avanguardia a livello internazionale. E ora, con TrueBeam, potrà anche fare ricerca di alto livello, nella rete dei magnifici dieci (il TrueBeam network) con questo strumento. Marta Scorsetti è abituata a usare questi raggi micidiali. Molti suoi pazienti le devono anni di vita in più e non da disabili. Inoperabili operati con le radiazioni. Adesso. Scorsetti è come se si trovasse a guidare una Ferrari da Formula 1. Un prototipo ma già vincente. Spiega, pensando a quanti malati potrà salvare: «Questo acceleratore permette trattamenti che finora non è stato possibile effettuare e consente di curare un numero sempre maggiore di tumori in modo estremamente preciso».
In sintesi: imaging ad altissima risoluzione e in tempo reale nel corso della seduta radioterapica; elevatissima precisione di irradiazione, che tiene conto del movimento interno degli organi dovuto al respiro (4D); possibilità di variare l’intensità (dose-rate) facendo un trattamento a dosi localmente più elevate in minor tempo: circa due minuti per l’irradiazione del tumore, dieci in totale per la seduta, compresa la preparazione del paziente. «Sono le principali caratteristiche di TrueBeam», aggiunge la primario di Radioterapia e Radiochirurgia.
Inoltre, il nuovo apparecchio può essere usato anche mentre è in corso una chemioterapia. Per esempio nei tumori di testa e collo e in quelli primitivi cerebrali. Ed è rivoluzionario per trattamenti estremamente sofisticati su metastasi addominali, lesioni inoperabili del fegato e del pancreas, carcinomi localmente avanzati, non operabili, del polmone e mesotelioma pleurico.
La via di cure sempre più personalizzate ed efficaci nel campo delle radiazioni è a portata di mano. Marta Scorsetti ne è convinta e ora nel suo centro è una via percorribile. Le apparecchiature ci sono, le competenze pure.
Mario Pappagallo