SILVIA BIZIO, la Repubblica 5/10/2010, 5 ottobre 2010
BRUCE WILLIS «A 55 ANNI FACCIO ANCORA CREPARE DI INVIDIA I VENTENNI
RED: Retired and Extrem e l y D a n g e r o u s .
Cioè: in pensione e molto pericolosi! Un team di veterani, arrugginiti ma non meno letali: Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich e Helen Mirren, quattro agenti della Cia in pensione richiamati all’azione quando un violento cartello decide di farli fuori. E mal gliene incoglie, perché con questi quattro non si scherza. R e d , d i r e t t o d a R o b e r t Schwentke e tratto dall’omonima graphic novel di Warren Ellis, esce negli Usa il 15 ottobre (l’Italia non ha ancora fissato una data). Ne abbiamo parlato con i quattro grandi del cinema (Lady Mirren col mitra in mano in una "tarantinata" fa davvero ridere) a New York, anche se è Bruce Willis, 55 anni e un fisico da far invidia ai ventenni, a farla da protagonista: «A differenza degli altri, il mio personaggio non è particolarmente comico, ha un sacco di problemi», ammette l’attore. «Ma sono tornato muscoloso, grazie a mesi di allenamento e niente zuccheri... e non mi piace quando mi si priva di zucchero per più di un tot. La mia irascibilità è evidente nel film...».
Bruce, lei negli ultimi anni ha fatto molta commedia mista ad azione. Scelta a tavolino? «C’è molta azione in giro,a Hollywood,e al pubblico l’azione piace soprattutto se condita di comico. Ma non faccio solo questo. In primavera girerò un film di fantascienza, Looper, giocato sul tema della macchina del tempo, con un ragazzino che incontra se stesso 35 anni dopo. Mi era successo pure con L’esercito delle 12 scimmie, ricordate? Ma sono film diversi».
Ci tiene allora a variare? «Più che mai. Ho ordinato ai miei agenti di cercarmi film di tutti i tipi, anche tra gli indipendenti ei drammoni, in cui non debba fare il poliziotto». Sente la pressione dell’età? «No, ma non ho voglia di fare tanti film d’azione anche se sono quelli che mi offrono di più perché incassano tanto. Il pubblico è fatto di giovani che vanno al cinema nel primo weekend di apertura, mia figlia che ha 17 anni vaa vedere tutti i film che escono, e questi sono i film che i giovani corronoa vedere! Hollywoodè cambiata, è sempre alla ricerca del nuovo ventenne da far diventare famoso, che porti il pubblicoa vedere lo stesso film cinque volte di seguito. E non è facile costruire una star». Ne vede intorno? «Christian Bale, o Daniel Craig che ha resuscitato James Bond».
Helen Mirren l’ha definita un leader, sostenendo che lei è duro fuorie tenero dentro. Condivide? «Temo di sì, non sono capace di fare male a una mosca, e meno che mai a spaventare le mie figlie, magari alzando la voce. Mi ridono in faccia. Sono violento solo al cinema». Che rapporto ha con le sue figlie (avute dalla ex moglie Demi Moore, ndr ), ora che sono grandi? «Se sono stato fortunato come attore, e lo sono stato, lo sono ancora di più come padre, perché le ragazze ancora mi parlano ed escono ogni tanto con me. Conosco genitori che non hanno alcun rapporto con i loro figli. Altro che successo al box-office: per me successo significa riuscire a fare due chiacchiere con loro».
Pensando alla sua carriera di attore, qualè il film che predilige? «Mi verrebbe da dire tutti. Ho scelto ognuno per una ragione speciale, mai tanto per fare. Però alcuni hanno ricevuto più attenzione di altri, che a me invece sembravano superiori...».
Davvero non ha un debole per nessuno in particolare? «E va bene: Pulp Fiction, le 12 scimmiee il primo Die hard( Trappola di cristallo ). Poi Red, ovvio: come sempre l’ultimo film, quello che il caso vuole tu stia promuovendo!...». (Ride).
Come fa a mantenere la forma? «Sono giovane di cuore, e mia madre ha una bella pelle, che ho ereditato. Non so fuori, ma in testa mi sento di avere non più di 28 anni. Ma che 55? Davvero sono passati quasi 30 anni da Moonlighting (la serie tv che lo lanciò, ndr )? Cos’è la recitazione per lei? «Daniel Day-Lewis. C’è luie poi ci sono tutti gli altri. È il migliore di tutti i tempi».
Cosa la rende infelice? «Quasi nulla, sono sempre felice. Mi irrito se sto via di casa troppo. Ma mia moglie viene con me, quindi questo facilita. Anni fa ero in uno stato mentale diverso: non avrei mai pensato di sposarmi di nuovo, che avrei potuto essere felice quanto lo sono adesso. E chissà, magari fra qualche anno lo sarò ancora di più».
Cosa è successo? «Non lo so, se lo sapessi andrei in televisione a dire a tutti cosa fare! Penso di aver finalmente prestato attenzione a quello che mi succedeva intorno. E in quel momento ho incontrato mia moglie». Com’è stato lavorare con un cast di tanti grandi attori? «Con John Malkovich siamo vecchi amici. Al mattino ci dicevamo: oggi facciamo una scena con Richard Dreyfuss, quello che ha fatto Lo squalo! E ci davamo i pizzicotti». Fa ancora musica? «No, sono andato in pensione! Suono ancora ogni tanto, ma per vostra fortuna ho smesso di cantare».