Federico Fubini, Corriere della Sera 05/10/2010, 5 ottobre 2010
IL CRONOMETRO DI WEN JIABAO E LA BUSSOLA (PERSA) DELL’EUROPA
Se la si giudica con il cronometro, la relazione fra la Cina e l’Europa è migliorata notevolmente. Due anni fa, l’ultima volta che venne per un vertice Asem (Asia-Europe Meeting), il premier di Pechino Wen Jiabao affrontò venti ore di volo per restare a Praga mezza giornata. Non aveva altro tempo per Nicolas Sarkozy, Angela Merkel o altri che insistevano sul Tibet o sui diritti umani degli altri. Di questi argomenti in Europa si è smesso di parlare e stavolta Wen si trattiene sette giorni pieni di appuntamenti.
Se invece del cronometro si usa la bussola, il risultato resta confuso. I cinesi sanno perfettamente dove stanno andando, è l’Europa che fatica a trovare una direzione nei suoi rapporti con loro. Chi può cerca di sfruttare il nuovo grande mercato che si apre in Asia e così per esempio la tedesca Siemens fa il pieno di commesse, mentre il titolo della francese Hermès esplode in Borsa con la nuova classe media di Shanghai che fa shopping.
Ma è nei rapporti di forza politici che gli europei proprio non trovano il bandolo della matassa. Non può essere un caso se la loro campagna perché la Cina smetta di manipolare la propria valuta, per meglio aggredire i mercati esteri, si è spenta sul nascere. Ieri Wen ha liquidato la richiesta senza difficoltà né imbarazzo, perché si sente in posizione di forza. Per la sua visita in Europa, il premier di Pechino era infatti partito dalla Grecia, l’anello debole e il simbolo di tutte le fragilità dell’euro. Nei porti greci collegati all’Asia la cinese Cosco ha giù contratti da 3,4 miliardi per far funzionare quella che a Pechino chiamano la «via marittima della seta». Wen ad Atene ha anche discusso di investimenti in infrastrutture, turismo, telecomunicazioni. Soprattutto, ha comprato nuove dosi di debito greco e ora può aggravare la crisi dell’euro semplicemente vendendolo.
L’equivoco in fondo è qui: l’idea degli europei è che stanno ricevendo un nouveau riche al quale vanno insegnate le buone maniere; ma l’idea di Wen è che sta visitando una parte del mondo dove c’è bisogno del suo aiuto. Giovedì per esempio sarà nel Paese che ospita il maggior numero di imprenditori cinesi in Europa. L’Italia.
Federico Fubini