m. sid., Corriere della Sera 05/10/2010, 5 ottobre 2010
ROUBINI SI SCOTTA SULL’EURO-DOLLARO. MA NON E’ IL SOLO
Come non credere all’uomo che non sbagliava mai, Nouriel Roubini, al secolo l’economista che ha previsto il secondo big crash della storia? E così è andata: sono diversi i gestori italiani che si erano posizionati su un cambio tra euro e dollaro verso la parità. Adesso si leccano le ferite. Roubini lo aveva detto in un’intervista televisiva. Onestamente bisogna ricordare che le Cassandre che avevano già cantato il requiem per l’euro erano tante. Ma non c’è dubbio che all’orecchio (esperto) di molti gestori era stata quell’intervista con le curiose assonanze romanesche (l’italiano di Roubini è dialetto doc della capitale) a pesare. Poco conta che tra gli economisti, forse anche un po’ gelosi della notorietà planetaria del collega, girasse da tempo una battuta: «Roubini? È l’uomo che ha previsto le ultime 4 crisi... peccato che ce ne sia stata una sola». A difesa di Roubini si può ricordare che sul cambio euro-dollaro sono stati in molti a scottarsi. «È impossibile prevedere l’andamento del cambio — ricorda Mario Spreafico, capo degli investimenti di Schroders Italia — basta pensare che nei giorni successivi al bailout europeo l’euro stava scendendo e adesso, nonostante Irlanda e Spagna, siamo sulla soglia di 1,4». Una lezione che hanno imparato in molti. A posteriori.
m. sid.