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 2010  ottobre 02 Sabato calendario

IL NUOVO EXPLORER, PER VOCE ARANCIO


Entro la fine dell’anno verrà lanciato Internet Explorer 9, l’ultima versione del browser internet della Microsoft, che per ora è stato presentato in versione beta (quindi ancora provvisoria). Obiettivo: recuperare il terreno perso nei confronti di Mozilla Firefox e Google Chrome, ancora meno diffusi di Explorer ma in costante crescita, e soprattutto generalmente considerati migliori come prestazioni.

Un browser è un programma che permette di navigare su internet. I principali sono attualmente cinque: oltre a Explorer ci sono Firefox, Chrome, Safari (della Apple) e Opera.

Explorer 9 avrà un grosso limite, quello di non girare sui computer che hanno Windows Xp, attualmente il sistema operativo più diffuso con oltre il 60% degli utenti (Vista e Windows 7 sono rispettivamente usati dal 14% e dal 16%). Era già accaduto con l’ultima versione di Msn Messenger: i motivi sono tecnici, in quanto un browser di tecnologia avanzata ha bisogno di un sistema operativo moderno.

Tiziano Toniutti di Repubblica, che ha provato la nuova versione del browser: «La cosa che immediatamente colpisce è la velocità: le prodezze dell’accelerazione hardware saranno completamente apprezzabili nella versione definitiva, ma già ora Explorer 9 offre un’esperienza di navigazione finalmente al livello dei concorrenti. È un po’ lento all’avvio e durante la navigazione Chrome appare ancora un pochino più veloce ma si tratta di differenze quantificabili solo col cronometro. La mancanza di reattività di IE (Internet Explorer, ndr), che lasciava il browser Microsoft all’ombra della concorrenza, appartiene al passato. […] Ci sono poi molti altri miglioramenti tecnici, invisibili all’utente ma percepibili nel comportamento del browser: Explorer 9 supporta la grafica vettoriale scalabile (SVG) e gli standard Css3 e HTML5, il cuore multimediale del web dei prossimi tempi».

La novità più importante di IE9, soprattutto in termini di possibili sviluppi futuri, è quella dei “Pinned Sites”, i “siti ancorati”. I siti internet, se si vuole, possono diventare come applicazioni, entrando a far parte della barra delle applicazioni di Windows. I pulsanti adottano il colore che riprende il tema e la grafica del sito: arancione per Voce Arancio, blu per Facebook e via dicendo. Inoltre si possono attivare le funzioni principali del sito cliccando con il tasto destro sull’icona presente nella barra delle applicazioni (per esempio, così si potranno vedere le notifiche di Facebook).

Anche la grafica è cambiata totalmente. Ancora Toniutti: «Il protagonista della navigazione in Explorer 9 è il sito che si sta visualizzando, e non le barre degli strumenti, i pulsanti e i comandi del browser. Un approccio più che minimalista, ma in cui a guardare bene non manca nulla».

Mosaic, il primo browser web grafico nato nel 1993. Era l’unico strumento per visitare le poche centinaia di pagine scritte in HTML presenti in rete, fino alla nascita, l’anno successivo, di Netscape Navigator.

Dal 1997 Mosaic non esiste più, mentre Netscape è stato uno dei protagonisti di internet, mantenendo per breve periodo anche una posizione praticamente monopolistica data la poca diffusione di Mosaic e l’arrivo, solo nel 1995, di IE. E’ praticamente morto nel 2008 quando la AOL (società che ne detiene i diritti) ha deciso di non svilupparlo più.

Le nuove versioni dei browser sono sempre molto attese. Firefox 3 ha addirittura registrato un record, regolarmente riconosciuto dal Guinness dei primati: il maggior numero di download di un singolo programma effettuato in un solo giorno, tra il 17 e il 18 giugno 2008, con 8.002.530 scaricamenti della terza release del browser Mozilla.

I dati di maggio 2010, diffusi da W3 Counter (http://www.w3counter.com/globalstats.php?year=2010&month=5) sulla diffusione dei cinque principali browser: Microsoft Explorer (45.7%), Mozilla Firefox (32.2%), Google Chrome (8.4%), Safari di Apple (5.3%) e Opera (2.0%). Malgrado il saldo predominio di IE, gli altri browser crescono in maniera esponenziale: basti pensare che solo a maggio 2009 Explorer era usato dal 57,4% degli utenti, mentre Safari era il preferito solo per il 2,3%. Se si va a ritroso nel tempo, a maggio 2007, si trova una quota per Explorer ancor più significativa, il 66,7%. In tre anni il browser ha perso un terzo dei suoi utenti.

Leggermente diversi i dati forniti da StatCounter e aggiornati al corrente mese: Explorer sarebbe al 49,96% e Chrome oltre il dieci (11,45%). Gli utenti europei sembrano gradire Opera che si attesta al 4,52%, mentre sempre guardando solo le statistiche del nostro continente Firefox e Explorer sono quasi allo stesso livello (rispettivamente 39,11 e 40,14)

Explorer ha sempre fatto la parte del leone perché sin dagli anni Novanta è il browser installato di default in Windows. Questa situazione è cambiata a marzo di quest’anno, con il Ballot screen, processo per cui gli utenti europei di Windows possono infatti scegliere liberamente quale browser installare sul proprio computer.

Come mai questa decisione? La motivazione non sta in un’improvvisa apertura democratica dell’azienda di Bill Gates, che peraltro sarebbe assolutamente controproducente dato che alla Microsoft hanno tutto l’interesse a far usare Explorer, quanto in una vicenda giudiziaria. A dicembre 2007 infatti Opera Software aveva presentato un’istanza di reclamo presso la Commissione europea e a gennaio 2009 l’Ue si è schierata contro Microsoft, accusata di aver abusato della sua posizione dominante sul mercato dei sistemi operativi. Da qui la necessità di adottare il Ballot screen.

Opera è il meno famoso dei cinque browser più diffusi. È nato in seno alla compagnia telefonica norvegese Telenor, per poi distaccarsi nel 1995. Solo dal settembre 2005 è gratuito, prima è stato in vendita o con banner pubblicitario obbligatorio. La versione attuale è la 10.62. È stato il primo navigatore ad introdurre la tabbed browsing o navigazione a schede, quella che permette di aprire più finestre contemporaneamente. Ha un sistema di riconoscimento vocale integrato. Secondo i dati forniti da Opera, è usato da 120 milioni di utenti.

Il progetto Mozilla nasce quando Netscape Navigator diventa open source. Oltre al browser di navigazione, che si chiama Firefox, Mozilla ha anche un client di posta elettronica (Thunderbird) e altri programmi. Tra ottobre e novembre di quest’anno dovrebbe essere lanciata la versione 4.0 (quella attuale è la 3.6.10). È un software libero.

Safari è il motore di ricerca della Apple, che si trova automaticamente installato nei computer e tablet dell’azienda di Cupertino, oltre che sull’iPhone. Il browser è tuttavia utilizzabile anche sui computer con Windows.

Google Chorme è il browser sviluppato dal famoso motore di ricerca. Google è interessata a occupare tutti gli spazi possibili nel mondo di internet: oltre a motore di ricerca, social network, email, e molte altre funzioni tra cui non poteva mancare un programma per la navigazione. Appena arrivato Chrome ha subito conquistato una consistente fetta di utenti, colpiti dal design minimalista, dalla comodità e velocità di navigazione. Chrome ha complicato i rapporti di Google con Firefox: il browser open source infatti è sponsorizzato e anche finanziato dal motore di ricerca.

Quello dei browser è quindi un mondo popolato da pochi programmi principali, fortemente in competizione tra di loro e con differenze minime: soprattutto velocità e grafica, dato che ogni novità di rilievo sviluppata da uno viene generalmente copiata dall’altro: per esempio, la navigazione a schede o la finestrella in alto a sinistra dove poter effettuare ricerche attraverso i principali motori di ricerca e con alcuni siti, tipo wikipedia. Può capitare che una pagina web sia meglio leggibile con un browser piuttosto che con un altro, ma anche questo tipo di problemi si stanno lentamente risolvendo, soprattutto grazie ad una maggiore attenzione da parti di chi crea i siti.

È molto relativo comunque decidere quale sia il software consigliabile, e dipende anche da quale macchina si usa. Tanto che un altro esperto del settore, Raffaele Pizzari (http://www.raffaelepizzari.com/p/chi-sono.html), ammonisce «Alla domanda "qual è il miglior Browser?" è davvero difficile dare una risposta semplice, oggettiva e esente da critiche». Giuseppina De Guglielmo sul suo Web 3.0 Notes di ha lanciato un sondaggio tra i suoi utenti per decretare il miglior browser: quasi il 70% ha votato per Firefox. Su un altro importante blog del settore, Pollycoke (http://pollycoke.net/), è stato fatto un simile sondaggio ma solo per i browser che girano su Linux (quindi escludendo principalmente Explorer): anche qui ha vinto il programma di Mozilla, con il 58% delle preferenze. Una ricerca fatta da Jacob Gude di Six Revision (http://sixrevisions.com/infographs/browser-performance/) nell’ottobre del 2009 con sei indicatori diversi (velocità di accesso alla propria home, quella di caricamento delle pagine, percentuale di uso del CPU eccetera) privilegiava invece Google Chrome.

Uno di vantaggi di Firefox è sicuramente la possibilità di essere personalizzato, attraverso diverse “personas” e temi, o application da aggiungere. In rete si trovano molti commenti di esperti e semplici utenti. Per esempio, Simoilua su www.giapox.it riassume bene quello che molti scrivono: «Se Google Chrome è molto leggero e veloce, non garantisce, come i concorrenti di molte funzioni aggiuntive e inoltre la sua diffusione relativamente limitata non garantisce la sua compatibilità con tutti i servizi. Firefox e Internet Explorer hanno funzioni simili ma l’ alta qualità e sopratutto numero di applicazioni creata per Firefox, ha reso questo browser molto competitivo, d’altra Internet Explorer cerca di vincere contando sul fatto che è preinstallato sui sistemi Windows».