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 2010  settembre 30 Giovedì calendario

finire L’AVVOCATO PIERGIORGIO MANCA «GAMBIZZATO». Due colpi di pistola alle 8 di sera. E in via Ruggero Fauro, ai Parioli, ritorna la paura

finire L’AVVOCATO PIERGIORGIO MANCA «GAMBIZZATO». Due colpi di pistola alle 8 di sera. E in via Ruggero Fauro, ai Parioli, ritorna la paura. È la stessa strada dove, nel maggio di 17 anni fa, un’ autobomba che doveva uccidere Maurizio Costanzo e la sua scorta seminò panico e distruzione negli eleganti palazzi dove abitano personaggi del mondo dello spettacolo, della politica, ma anche avvocati, medici, imprenditori. Ieri sera l’ avvocato Piergiorgio Manca è stato ferito all’ inguine da due uomini scesi da uno scooter davanti al suo studio. Forse hanno prima discusso per qualche secondo con il professionista, poi uno dei due gli ha sparato con una pistola automatica. «Abbiamo sentito dei tonfi, come se fosse passato un motorino - hanno raccontato i residenti - invece per strada c’ era quell’ uomo insanguinato». Non si esclude che Manca, 64 anni, difensore del commercialista Marco Iannilli, coinvolto nell’ inchiesta Fastweb e Telecom Sparkle, possa aver avuto una colluttazione con chi gli ha sparato. Colpito all’ inguine, il legale si è accasciato sul marciapiede dove è stato soccorso da alcuni passanti. «Non ho fatto niente a nessuno, non capisco. Ma è la seconda volta che ci provano», avrebbe sussurrato in attesa dell’ arrivo dell’ ambulanza che lo ha trasportato in ospedale. L’ avvocato è stato ricoverato in prognosi riservata. Ad aprile avrebbe subìto un altro attentato e negli ultimi tempi gli sarebbero giunte anche minacce. Ha perso molto sangue e le sue condizioni sono gravi, anche se Manca è rimasto cosciente fino all’ arrivo dei soccorsi. I due sullo scooter, con il volto coperto dai caschi, sono invece fuggiti, scomparendo rapidamente nel quartiere. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno «congelato» la scena del ferimento per i rilievi. Attorno ai militari dell’ Arma impegnati nelle prime indagini si è formato un capannello di persone, mentre molti abitanti di via Fauro sono rimasti affacciati alle finestre fino a tarda notte. Ancora paura, 17 anni dopo.