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 2010  settembre 29 Mercoledì calendario

VERSO ORIENTE

Cominciato un po’ in sordina tre anni fa, il Festival della letteratura di viaggio si espande e coinvolge anche il cinema, il teatro, la musica, l’ archeologia, la filosofia, il fumetto. Per quattro giorni, da domani al 3 ottobre, si alternano una trentina di eventi che ruotano in gran parte intorno al tema «Verso Oriente, il Levante» ovvero tutto ciò che c’ è da sapere sul Mediterraneo orientale e le terre che vi si affacciano, a partire dall’ Italia fino al vicino e medio oriente. Il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, i giardini e le sale di Palazzetto Mattei a Villa Celimontana, il Tempio di Adriano a piazza di Pietra sono i luoghi dove si concentrano le due mostre, le quattro lectio magistralis, le rassegne cinematografiche, i venti incontri con più di cinquanta ospiti viaggiatori-narratori, le cinque video interviste: da Paolo Matthiae, l’ archeologo scopritore di Ebla, a Gianrico Carofiglio, che parla del Levante italiano, la Puglia; dal leader dei Radiodervish, allo scrittore Pedrag Matvejevic, che aprirà la kermesse; da Melania Mazzucco a Patrizio Roversi e Syusi Bladi. Organizzata dalla Società geografica italiana e da Federculture e curata dal fotografo Antonio Politano, la manifestazione prende il via domani sera con l’ inaugurazione della mostra «Grande Venezia. Terre e genti, fino a Istanbul e Alessandria» al Palaexpo, mentre venerdì mattina si apre a Villa Celimontana la rassegna «Cose turche. Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo». Nella prima, che ridisegna l’ area di influenza della Serenissima nel mare di mezzo, fino alle coste del Mar Nero e del Maghreb, gli atlanti del Cinquecento e gli antichi libri dipinti a mano sono accostati a fotografie che raccontano gli stessi luoghi, ma ai giorni nostri. Tra le opere più pregiate, il «Viaggio da Venetia a Costantinopoli» di Giuseppe Rosaccio (1598), la «Geografia» di Claudio Tomeo Alessandrino (1561), l’ «Atlante veneto» di Vincenzo Maria Coronelli (1690), l’ «Epitome du theatre du monde» di Abraham Ortelius(1590). Per l’ inaugurazione sono previsti incontri con la scrittrice gallese Jean Morris, il giornalista Stefano Malatesta, l’ architetto Francesco da Mosto, l’ antropologa Maria Silvia Codecasa. La mostra a Villa Celimontana ripercorre gli itinerari descritti nelle memorie di viaggiatori italiani in Turchia dal XVI al XX secolo: commercianti, intellettuali, schiavi del sultano, ambasciatori, militari. Nei giardini della Villa, venerdì alle 15, verrà messo in scena in anteprima assoluta un estratto dall’ opera teatrale «La regina senza corona» di Massimo Vincenzi (dal 5 ottobre al teatro Belli), dedicata alla figura di Gertrude Bell, eroina e progenitrice del moderno Stato dell’ Iraq. Fu lei infatti, a fianco del più celebre Lawrence d’ Arabia, l’ artefice della Rivolta Araba per l’ indipendenza dal dominio turco-ottomano, che nel 1918 portò alla nascita dell’ Iraq attraverso l’ unificazione di tre province. Non solo letteratura. La narrazione del viaggio passa anche per altre forme, come il cinema di Gabriele Salvatores, protagonista di una rassegna di film e del premio La Navicella d’ Oro. Imperdibile l’ incontro con i fondatori della guida Lonely Planet, i coniugi Tony e Maureen Wheeler, pionieri della formula per viaggiatori indipendenti, che hanno lanciato la nuova linea di Guide illustrate d’ autore (quella dedicata a Roma sarà in libreria ad ottobre). L’ assessore Umberto Croppi si augura che «la rassegna diventi sempre più un luogo di riflessione sul significato antropologico del viaggio, ma anche punto di riferimento di tutto il comparto degli operatori del settore». E gli organizzatori già progettano i Viaggi del Festival, accompagnati dal logo della manifestazione.
Lauretta Colonnelli