Manuela Florio, Novella 2000, n. 39, 30/09/2010, pp. 33-34, 30 settembre 2010
PICCOLE VIP CRESCONO E SI DANNO ALLA MODA
Non ci sono più le frustrazioni di una volta. Oggi le figlie dei personaggi famosi hanno trovato un rimedio a tutti i complessi d’inferiorità: basta buttarsi nella moda. Mamma o papà si chiamano Madonna, Zoppas o Niarchos e siedono nell’Olimpo del mondo dello spettacolo, degli elettrodomestici e dell’alta società? Per tutta risposta le eredi se ne infischiano e disegnano una linea di abbigliamento o di gioielli per conto loro, dove la fantasia conta più della fama. O, a voler essere onesti, la fama aiuta a volare con la fantasia.
A lanciare "la moda della moda" ci ha pensato Stella McCartney con la sua prima collezione femminile, nel 1995. Da allora la sua carriera è stata in continua ascesa, al punto da aver fatto dimenticare che è la figlia di Paul. Come lei, anche Jade Jagger, la figlia di Mick e Bianca, non scherza e, a suo modo, porta avanti l’eterna rivalità tra i Beatles (rappresentati da Stella) e i Rolling Stones con una sua linea di gioielli femminili che dal prossimo ottobre firmerà in esclusiva per Morellato. Esempi più recenti, buoni e cattivi, non mancano neppure tra le minorenni. Quando nel 1985 sua madre cantava Material Girl, Lourdes Maria (Lola) Ciccone non era neppure un pensiero, eppure, 25 anni dopo, sono proprio quella canzone e quel periodo trasgressivo di mamma Madonna a ispirare la sua prima collezione di abbigliamento per teenager cattive, tutte borchie e pizzi, in vendita in esclusiva nei grandi magazzini americani Macy’s. In Italia, uno dei più riusciti cambi di rotta è quello di Giulia Zoppas, erede della famiglia di imprenditori di elettrodomestici, che ha spezzato la tradizione e fatto del suo motto una griffe: con Je m’en fous (“Me ne infischio”) ha firmato la sua prima collezione di abiti in cachemire nel 2007 e oggi ha oltre 20 boutique nel mondo. Più facile la strada scelta dalle figlie d’arte: Delfina Delettrez Fendi e Gaia Repossi, ma ciascuna ha deciso di seguire le orme di famiglia a modo suo.
Delfina, nata dall’unione tra Silvia Fendi e il gioielliere francese Bernard Delettrez, ha un gusto particolare nell’abbinare materiali insoliti a forme gotiche e trasgressive. Mentre Gaia, unica erede del marchio Repossi di alta gioielleria, ha creato Ere, la collezione di ori lavorati in stile "rock bizantino" con la complicità di un’amica altrettanto famosa, Eugénie Niarchos, figlia dell’armatore greco e intenditrice di pietre preziose.
Ancora diversa è stata la soluzione di Charlotte Casiraghi: risale a un anno fa il lancio di Ever Manifesto, il suo periodico patinato e gratuito dedicato alla moda sostenibile e consultabile via web. Ma la principessina ha chiarito subito le intenzioni: «Usciremo solo quando avremo qualcosa da dire o qualcuno da sostenere». Al giro delle figlie famose che si danno alla moda, si unisce, timidamente, quello delle mogli. In Italia spiccano due esempi: Angelica Russo, compagna di Gabriele Muccino, che un anno fa aveva lanciato la linea di maglie in cachemire biologico Isi Nisi e ora è diventata costumista per i film del fidanzato, ed Elisabetta Gregoraci in Briatore che firma la linea da mille e una notte per bambini (ricchi) Billionaire Junior, ovviamente la preferita dal suo piccolo Nathan Falco.