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 2010  settembre 30 Giovedì calendario

IL MILIBAND SCONFITTO LASCIA LA PRIMA LINEA LEZIONE DI STILE ALL’ITALIA

Arrivederci e grazie. Il coraggio si chiama David Miliband, che esce dalla politica “in prima linea” nel Labour a soli 45 anni e si dedica ad altro, prima di tutto alla famiglia. Lo ha fatto per lasciare spazio al fratello Ed, che per una manciata di voti gli ha soffiato la leadership del partito, desiderata, costruita e meritata per tutta la vita. Siamo nel Regno Unito, bisogna tenerlo bene a mente, dove la politica la fanno i quarantenni, a partire dal premier conservatore, David Cameron, che ha 43 anni, come il suo vice, il liberale Nick Clegg, fino a Ed Miliband, che ne ha appena 40. E dove soprattutto ci si dimette per niente, la poltrona si può perdere per un’inezia, una dichiarazione infelice, un rimborso spese legalissimo ma moralmente controverso cosa accaduta più volte nel corso dello “scandalo” che ha colpito la precedente legislatura.
Insomma, in Gran Bretagna si arriva all’onore di servire i cittadini sapendo che si ha l’onere di lasciare, se non si è più coerenti con gli elettori. Lontano anni luce da questo paradiso della politica c’è l’Italia, e l’ultimo in ordine di tempo è l’esempio di Gianfranco Fini, che ha agitato spettri di rottura definitiva nella maggioranza, ha criticato, ha minacciato, ma alla fine è rimasto comodamente seduto sulla sua poltrona, quella di presidente della Camera e di leader del suo nuovo partito. Il tutto mentre pendeva su di lui la spada di Damocle degli scandali, a partire da quell’appartamento, che nel Regno Unito sarebbe bastato per far cadere un intero governo. Da Roma a Londra la distanza politica è siderale. «È meglio che il Labour abbia un solo, chiaro leader», ha detto ieri Miliband, facendosi da parte, anche se non perdonerà mai al fratello di essersi piazzato fra lui e la conquista di una poltrona che gli spettava da tempo.
Considerato un futuro leader nell’era di Tony Blair, nel 2002 David era stato nominato sottosegretario alla scuola ed era diventato capo del Foreign Office con Gordon Brown. Nel 2007 aveva deciso di non opporsi a Brown, ma era stato il primo a farsi avanti per la successione, quando a maggio Brown aveva perso le elezioni. Questa volta, per Miliband era già pronto il premio di consolazione, il posto di Cancelliere dello Scacchiere nel governo ombra, che il fratello Ed gli aveva già offerto. Lui ha detto no, affermando che continuerà il suo lavoro come deputato, ma senza far parte dei vertici dell’opposizione. Miliband ha fatto il suo annuncio da una modesta casa di Londra, non da un lussuoso appartamento di Montecarlo. Ha salutato e ringraziato tutti, “bye bye”, e ha chiuso la porta.