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 2010  settembre 29 Mercoledì calendario

CLEOPATRA, PRUDENTE E CASTA ALLA SCOPERTA DELLA VERA REGINA - E

alla fine aveva ragione Asterix. O meglio, i suoi autori René Goscinny e Albert Uderzo, che nel libro delle avventure dell´eroe gallo più famoso di tutti i tempi, gli avevano messo accanto un´eroina altrettanto intelligente e creativa: Cleopatra, regina d´Egitto. Dalle pagine del fumetto i due autori facevano emergere una sovrana amante delle arti, capricciosa, ma anche intelligente e determinata: una donna ben diversa dalla mangiatrice di uomini e cospiratrice che la storiografia romana ha trasmesso.
Che avesse ragione Asterix e non gli storici dell´Impero lo sostengono due libri usciti quasi in contemporanea in Inghilterra: accorta diplomatica, prudente amministratrice, comandante di flotte navali, capace di parlare sei lingue, esperta nell´arte oratoria così come in quelle dell´architettura e dell´idraulica, la Cleopatra che Duanne W. Roller (Cleopatra - A Biography Oxford University Press) e Adrian Goldsworthy (Anthony and Cleopatra Orion books) raccontano è «una donna forte e indipendente in un mondo tutto dominato da uomini. Una che trovava in sé stessa il diritto di essere regina, a differenza delle donne romane, che avevano influenza solo in quanto madri o mogli di uomini importanti». Soprattutto, tutto meno che una seduttrice: «in 18 anni ebbe solo due uomini», scrive Roller. «Con tutta probabilità era ancora vergine quando incontrò Cesare», insiste Goldsworthy. Per finire i due autori concordano nel dire che la sovrana era troppo intelligente per affidare la morte che tanto desiderava - per sfuggire alla prospettiva di essere portata a Roma come trofeo di guerra - ad un aspide.
Di discendenza greca e solo per un quarto egiziana - altro mito sfatato - Cleopatra divenne regina (insieme al fratello, uscito di scena solo dopo un duro conflitto) intorno al 50 avanti Cristo, un momento in cui solo il sostegno dell´Impero romano poteva garantire al suo regno la sopravvivenza. Accorta diplomatica, lo cercò chiedendo appoggio agli uomini più potenti del suo tempo: Cesare prima e Antonio poi. Il primo fu, racconta Goldsworthy, il primo amore e il padre del suo primo figlio: la relazione fra i due fu breve e si chiuse in modo secco. Diverso l´amore con Antonio: una passione fatta di alti e bassi che le darà tre figli, la porterà ad impegnare denari e capacità militari per aiutarlo nello scontro per il potere a Roma e, sconfitta, a morire per non umiliarsi.
Ma l´amore, concordano i due libri, non fu che una pagina della vita della sovrana: e non certo quella principale. Cleopatra lavorò per tutta la vita per cercare di garantire sul piano interno al suo regno la stessa stabilità che all´esterno cercava nella politica di alleanza con Roma. Le testimonianze dell´epoca - quelle rimaste: sulla sua vita ci sono lunghi momenti di silenzio - riferite da Roller ce la raccontano impegnata a combattere contro la carestia che si era abbattuta sul suo paese e preoccupata del benessere dei sudditi, tanto da far distribuire ai villaggi più colpiti provviste dalle scorte reali. Seguendo la tradizione ellenistica, nello stesso tempo promuoveva nuove costruzioni - il faro di Alessandria venne completamente rinnovato sotto il suo regno - e sosteneva le arti: astrologhi, poeti, ingegneri e scienziati erano di casa alla sua corte e molte delle innovazioni che Cesare volle introdurre a Roma al ritorno dalla permanenza in Oriente (fra cui una biblioteca) si devono secondo gli storici all´influenza della sua amante.
Le pagine di Goldsworthy si confrontano invece più direttamente con la donna e il suo mito: era bella come si dice Cleopatra? La sua pelle era chiara come l´ascendenza greca potrebbe far pensare o invece più scura, eredità della mamma egiziana? E amava davvero Antonio o era legata a lui da un patto politico? Più che risposte, l´autore traccia ipotesi. Ma ci aiuta ad orientarci nel labirinto quando spiega come il mito di Cleopatra mangiatrice di uomini ebbe inizio quando la regina era ancora in vita: fu Ottaviano, accusando il rivale Antonio di essere schiavo di una donna lussuriosa e lasciva, a cominciarlo. Verità o propaganda? Impossibile oggi dare una risposta: importante invece è dare ad Asterix quel che è di Asterix. Capricciosa e volubile forse, ma Cleopatra fu una grande regina, impegnata a rivendicare l´indipendenza e la specificità del suo paese e a sottolinearla tramite le arti. Serpente o non serpente.