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 2010  settembre 29 Mercoledì calendario

Blitz alle Cinque Terre: 12 in manette - Terremoto giudiziario alle Cinque Terre: Franco Bonanini, da 11 anni presidente del Parco delle Cinque Terre (Patrimonio Unesco dell’Umanità), i suoi stretti collaboratori e il sindaco di Riomaggiore, Giancarlo Pasini, con i vertici dell’amministrazione locale, dal dirigente tecnico al comandante della polizia municipale, sono stati arrestati ieri alle 6

Blitz alle Cinque Terre: 12 in manette - Terremoto giudiziario alle Cinque Terre: Franco Bonanini, da 11 anni presidente del Parco delle Cinque Terre (Patrimonio Unesco dell’Umanità), i suoi stretti collaboratori e il sindaco di Riomaggiore, Giancarlo Pasini, con i vertici dell’amministrazione locale, dal dirigente tecnico al comandante della polizia municipale, sono stati arrestati ieri alle 6. Otto persone in carcere, 4 ai domiciliari, 25 indagati. I reati contestati, come hanno riferito i pm spezzini del gruppo Pubblica Amministrazione della Procura: truffa aggravata e tentata truffa aggravata ai danni dello Stato per 1 milione di euro, falso ideologico e materiale, corruzione, tentata concussione, violenza privata, calunnia e associazione a delinquere. Inoltre, abuso d’ufficio, favoreggiamento, omissione di denuncia e abuso edilizio. Assente dalla conferenza stampa il procuratore capo, Mauro Scirocco, ufficialmente perché il 7 ottobre andrà in pensione a 65 anni, ma forse anche per ragioni di opportunità: il suo nome è stato in passato avvicinato a quello di Bonanini. Arrestati e indagati avrebbero falsificato documenti e atti ufficiali per avere fondi Ue, tramite la Regione Liguria, da usare poi non per gli scopi dichiarati, ma per far fronte a esigenze diverse. E poi veleni, denunce: il dirigente della Regione, Enrico Bonanni, che informa subito Bonanini dopo una perquisizione, un ufficiale e un maresciallo dei carabinieri che si offrono di fare accertamenti per lui, un investigatore della polizia postale che verifica chi ha scritto sul blog di Beppe Grillo per lamentarsi della gestione irregolare del parco. Ancora, le lettere di un «corvo» (per gli inquirenti, «calunnie» spedite da Bonanini), con la quale si ricorda una condanna per perquisizione illegale subita nel ‘93 da uno dei componenti del nucleo di pg che indagava su di lui. «Avevo negato a sua moglie i permessi per un agriturismo...» si sarebbe sfogato Bonanini. E poi accuse incrociate, licenze negate o promesse a seconda della disponibilità ad accettare le decisioni della «cricca». Così si sono definiti, intercettati, Bonanini, Graziano Tarabugi, responsabile tecnico del comune di Riomaggiore, e il geometra Alexio Azzaro: «Allora noi siamo la cricca. Però siamo tre, siamo un trio». L’inchiesta è partita dai consiglieri comunali di minoranza della lista «Per Rio Maggiore» con una lettera contro la cattiva gestione della cosa pubblica. L’avvocato Valerio Corini, che difende con Roberto Giromini il presidente del parco, ha chiesto che Bonanini sia trasferito ai domiciliari dal carcere di Pisa per le sue condizioni di salute, dopo il trapianto di fegato. «Il mio cliente - ha detto il legale - aveva inutilmente chiesto di essere sentito nei mesi scorsi, proprio per fare chiarezza».