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 2010  settembre 26 Domenica calendario

SOCIALITÀ DELLE GALLINE (E NOSTRA)

Uno dei più vivaci siti filosofici, rescogitans.it, ha ripreso l’articolo di domenica scorsa («Mangereste un uovo di questa gallina?» dell’etologo e neuroscienziato Giorgio Vallortigara che mostrava i problemi che si presentano in alcune condizioni dell’allevamento «free range») e le vibrate proteste che ne sono seguite da parte degli animalisti. Si riporta una lettera, particolarmente aggressiva, che minaccia addirittura un’azione giudiziaria. Perché? Per aver divulgato i risultati di una ricerca scientifica? L’argomento, più o meno esplicito, appare il seguente: denunciare che qualcosa non va dal punto di vista del benessere cognitivo, fisico e sociale degli animali allevati a terra in spazi ampi significa legittimare le mostruose condizioni in cui sono tenute le galline allevate in batteria. «La controversia – si legge su rescogitans.it – è un interessante esempio di come la scienza può prescindere da alcune condizioni (spesso drammatiche) della realtà, ma anche» (e, aggiungerei, «soprattutto») «di come l’ideologia può stravolgere i risultati di una indagine scientifica». Le ragioni degli animalisti contro gli allevamenti in batteria sono motivate. Ma che senso ha chiedere una «rettifica della notizia», come fa anche, in una lettera dai toni peraltro ragionevoli, il vicepresidente delle Lav Roberto Bennati? Non avrebbe più senso fare tesoro dei risultati della ricerca riportati da Vallortigara per esigere condizioni più adatte anche per gli animali allevati «free range», il cui cervello mostra i segni dello stress sociale cui sono sottoposti? «Le galline andrebbero allevate a terra e in gruppi di dimensioni ottimali (20-30 animali) – spiega Vallortigara –. Tutto ciò non significa affermare che in batteria le galline stiano bene: nell’articolo viene detto chiaramente come il loro cervello sia anormale in almeno un’altra, differente, regione». Cari animalisti, viviamo in un mondo terribile, d’accordo. Ma non sarebbe il caso di mettere insieme le forze per provare a migliorarlo?