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 2010  settembre 28 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DIACO

Pierluigi"

Pierluigi Diaco «[...] è già stato molte cose: giovanissimo di Azione cattolica nella parrocchia di San Melchiade di Labaro, quartiere della periferia nord di Roma, pupillo di Leoluca Orlando e del gesuita padre Pintacuda ai tempi della rete, figlioccio di Sandro Curzi, di cui raccolse in un libretto gli editoriali su TeleKabul, dj di successo, contraltare progressista di Ambra, mediatore tra il ministro Bianco e il popolo delle discoteche [...]»
(Marco Damilano, Sette n. 25/2000)

Nathalie Caldonazzo: «Prenderei a pugni anche Pierluigi Diaco: ha un atteggiamento insopportabile».
(Roberto Rizzo su TvSette del Corriere della sera del 15/3/2001 a pagina 7)

"E’ vero, la maggior parte dei ragazzi della mia età si fa le canne. Anch’io me ne faccio... Ho visto molti uomini di potere farsi un tiro di canna. Alcuni l’hanno fatto con me. Altri me ne hanno chiesto qualche grammo".
(Frammento n. 78739)

"Godo della fama immeritata di essere un buon tattico, ma non lo sono. Credo di aver sbagliato molte mosse e di aver pagato di persona". Così si è raccontato ieri ai microfoni di Radiodue Massimo D’Alema, ospite di Pierluigi Diaco a 3131. "Somiglio poco all’ immagine che ho di freddo e calcolatore", ha aggiunto "il primo ex comunista a Palazzo Chigi" (questa la definizione di Diaco), "mi rimprovero qualche ingenuità". D’Alema si è anche accollato la "responsabilità" di aver introdotto il termine "inciucio" nel gergo politico. "Avevo una cartella di cose poco chiare e sopra avevo scritto inciuci, adatto per indicare pasticci", ha ricordato.
("Corriere della Sera" 1/7/2003, pagina 11)

"Come la volta che Pierluigi Diaco lo definì [Pancho Pardi] su ”Capital” ”un cazzone eccellente di prima categoria”.
(Gian Antonio Stella, ”Corriere della Sera” 10/6/2004)

Al gioco delle primarie radiofoniche organizzato ieri (lunedì 10 gennaio 2005) da Pierluigi Diaco durante la tramissione ”Servizio pubblico” di Radio 24, Walter Veltroni ha vinto di misura su Romano Prodi. Per votare il leader preferito del centrosinistra, hanno telefonato circa 700 persone: oltre al sindaco di Roma e il Professore, gli altri in lizza erano Enrico Letta, Fausto Bertinotti e Mario Monti.
(Corriere della Sera, 11/1/2005. pag. 6)

Facci: "Maurizio Costanzo: il giorno in cui doveste vedermi al suo show, per cortesia, prendetemi a ceffoni. Personaggi come Giampiero Mughini o Pierluigi Diaco o Fabrizio Rondolino: ecco altri esempio del limite che m’impongo".
("Sette” n. 9/2002)

[Intervista a Giordano Bruno Guerri] Hai portato via qualcuno al ”Foglio”?
«Ruggero Guarini e Pierluigi Diaco».
Diaco si è dimesso prima.
«Diaco è un caso di paraculismo puro. E’ uno che progetta la carriera. Alla sua età guadagna moltissimo e fa quello che vuole. Il suo obiettivo prossimo è scrivere sul ”Corriere della Sera”. Ha delle ottime antenne. Ha capito che ”Il Foglio” non gli poteva dare niente di più. Sapeva da dicembre che avrei fatto questa cosa e si è dimesso per tempo. Il mio amico Diaco è un leccapiedi: cerca di farsi più amici possibile e di non farsi nemici. Ma io lo stimo, le sue idee mi piacciono. Anche lui è un terzista. ソ stato a sinistra, adesso sta a destra. Il suo è terzismo-trasversalismo».
(Claudio Sabelli Fioretti Corriere della Sera magazine, 13/05/2004)

Altro che il pollaio di Samanà. La vera isola dei famosi sono le Maldive. Ari, Madoogali, Thudufushi e Baa. Meta di tutti (o quasi) i vip nostrani, da Emilio Fede a Ilona Staller. Approdo preferito di mezza serie A (Maldini, Zambrotta, Nesta, Pippo Inzaghi, Materazzi, Alessandro Gaucci e Lucarelli). Ma ci vanno anche giornalisti, manager, showgirl e cantanti vari. Da Heather Parisi a Giorgio Gori, da Lamberto Sposini a Gianni Morandi, da Diego Abatantuono a Pierluigi Diaco (pardon, lui era a Kovalam Beach, nel Kerala, in India, tutt’altra cosa).
(Il Riformista, 28/12/2004)

L’unico che è riuscito a scroccargli qualcosa è Pierluigi Diaco, che allora è proprio un genio. Si incontrarono a pranzo in un ristorante di via del Governo Vecchio. A questo punto le versioni divergono per tornare a coincidere in un solo punto: Castelvecchi pagò il conto.
(Camillo Langone, ”Il Foglio”, 15/7/2001)

[Veltroni] di notte consolida il bagaglio di cinefilo o masterizza i cd per distribuire ai famigli le sue compilation del cuore. Una l’ha pure incisa nel 2004: si chiama Me-We, e nacque da una trasmissione radiofonica (Il sindaco e il dj) condotta con Pierluigi Diaco su Radiodue. Vendette quasi diecimila copie e i proventi andarono in beneficenza.
(Mattia Feltri, La Stampa 24/8/2006, pagina 25).

[Pierluigi Diaco] litigò ferocemente con Emilio Carelli, direttore di SkyNews24, tanto da lasciare la sua rubrica.
Fonte: Maria Grazua Bruzzone, ”Sette” 24/11/2005

Sabato 23 giugno festa per i primi 30 anni (sprecati) di Diaco. Pierslurpino festeggia il suo compleanno ad Ostia.
(Dagospia 21/6/2007)

Il ministro Giorgia Meloni e Pierluigi Diaco hanno dato vita a Radio Gioventù, un programma settimanale scaricabile sul sito del ministero della Gioventù. Ogni settimana affrontano un argomento, lanciano dischi e raccontano quella che la Meloni definisce: «La meglio gioventù». […] Diaco, che ha già fatto coppia alla radio con Walter Veltroni (Il Sindaco e il Dj su Radio RaiDue) e Piero Fassino (Radio anche noi sul circuito Area), sulla Meloni non usa mezzi termini: «E’ una grande donna e un politico onesto. Una novità».
(Novella2000, n. 50, 11/12/2008, pp. 20-21)

Perché ha creato Radio Gioventù?
«E’ un’idea di Pierluigi Diaco, ed è un’altra cosa che senza costare nulla sta avendo un certo successo». Sul sito del ministro per ora. «Di fatto è già ovunque. Radio Gioventù è un piccolo esperimento: produciamo mezz’ora di programma a settimana in streaming, che si può liberamente scaricare dal sito. t a disposizione di chi vuole trasmetterlo. Senza fargli pubblicità, in poche settimane, lo hanno usato stazioni di tutta Italia». Di che cosa parla? «Di tutto: dall’iriformazione sul ministero alle storie di "meglio gioventù ". Con uno spirito a tratti serio e a tratti goliardico. Sono rimasta stupita dal successo di questa iniziativa».
(Luca Telese, Panorama 29/1/2009)

[Anna Falchi]: «Sono dovuta ripartire da zero. Non avevo più soldi ed ero convinta di avere tradito le aspettative del mio pubblico. Venivo additata come una che voleva fare la moglie dell’imprenditore e non lavorare più. Ma è stato un equivoco. Ho ripreso alla grande adesso. Ci sono i film da produrre in cantiere, faccio radio con Pierluigi Diaco, la sit-com su Italia 1… Scelte diverse: voglio essere più naturale, più vera».
(Giulia Cerasoli, Chi, 6 maggio 2009)

[Irene Ghergo definisce] Pierluigi Diaco, «un gay strano, per niente esibito».
(Giancarlo Dotto, Gioia 17/04/2010)

L’Anm ribadisce che gli intercettati sarebbero 22 in tutto: i quali scendono a 16 tenuto conto che nel 2009 tre utenze davano occupato, su due c’era la segreteria telefonica e su una rispondeva Pierluigi Diaco.
(FILIPPO FACCI, LIBERO 25/6/2010)