Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Prima amici, poi sodali e soci in affari, poi, anzi durante, «amanti» - almeno se si sta a quanto sostiene Lele Mora. «Fabrizio Corona aveva una relazione con me», ha rivelato ai magistrati l´agente dello spettacolo. Non lesinando particolari su regali di lusso, auto, case che - ha fatto mettere a verbale - avrebbe elargito a Corona tra il 2004 e il 2006. Uno era il «maestro», l´altro l´«allievo» che a un certo punto ha superato il primo e l´ha pure messo in scacco. Poi entrambi sono finiti a gambe all´aria, travolti dai debiti, dalle inchieste giudiziarie, da quello stesso mondo del gossip del quale erano diventati abili burattinai e che, prima della caduta, li aveva resi ricchi, potenti e spregiudicati. Sembra l´ultimo capitolo di un feuilleton (ma altre puntate non mancheranno). Di mezzo c´è un´indagine (pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci) su una maxi evasione fiscale chiusa nel luglio scorso. Otto indagati, tra i quali Corona e Mora, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta al riciclaggio all´emissione di fatture false. Il nuovo colpo di scena sta nelle rivelazioni di Mora. Quando il pm gli ha chiesto come avesse «impiegato il flusso in contante - 3 milioni di euro - ricevuto nel tempo» dall´imprenditore Marcello Silvestri (anch´egli destinatario del provvedimento di chiusura delle indagini), il manager ha spiegato: «Ho speso buona parte di questo denaro. più di due milioni, in regali che ho fatto a Corona. Gli ho comprato otto auto - a partire da una Audi cabriolet per arrivare alla Bentley Continental - e gli ho dato un milione e mezzo in contanti per l´acquisto di un appartamento in via De Cristoforis».
Per motivare tanta generosità nei confronti del suo allievo e pupillo, Mora non ha usato giri di parole: «Nel 2005 sono iniziati i litigi tra lui e Nina Moric (ex moglie dell´ex re del gossip), avendo lei scoperto l´esistenza della relazione del marito con me. Cosa che io avevo sempre negato e che poi è emersa durante l´indagine Vallettopoli. In quel periodo - ha aggiunto Mora - capitava spesso che Corona venisse buttato fuori di casa e mi chiedeva ospitalità. Io gli avevo consigliato, vista la situazione, di prendersi una casa per conto proprio. Gli avevo anche detto che l´avrei certamente aiutato sul piano economico. Come in effetti è stato». Strano rapporto quello tra Mora e Corona. O forse no, forse era tutto talmente (volutamente?) ingarbugliato - in questi anni tribolati - da sembrare infine abbastanza chiaro. Dopo aver condiviso affari, vacanze, amicizie, paparazzate; dopo avere attraversato scandali e scandaletti senza mai scaricarsi a vicenda, quando i meccanismi del gossip li hanno stritolati e la giustizia ha iniziato a occuparsi di loro, il legame ha iniziato a traballare. «È un bravo ragazzo, ma i soldi l´hanno rovinato», commentava il Mora del post-Vallettopoli mentre l´uomo che giocava a fare Al Pacino collezionava reati e procedimenti penali di cui lui stesso dice di avere perso il conto. Sul tavolo, una partita di giro che si è trasformata in un duello a distanza con conti ancora da regolare: è questo che emerge dai verbali. Quindici giorni dopo la "bomba" sentimentale di Mora, è Corona che, a sua volta, - il 27 ottobre 2009 - spiffera ai magistrati: «Ho dato io a Giampiero Fiorani, nell´estate del 2007, a pranzo a casa di Lele Mora a Milano, le fotografie che ritraevano il giornalista Paolo Mieli con una ragazza». Corona precisa di avere dato a Fiorani «sia la stampa delle fotografie che il cd con i relativi files». Ma non spiega cosa si nascondesse dietro quel passaggio di fotografie. Sullo sfondo del match tanti nodi ancora da sciogliere: a partire dallo strano triangolo con Nina Moric, ex moglie di Corona - e a questo punto ex rivale in amore di Mora - il cui volto figura tra gli artisti dell´agenzia di Lele. C´è un´intercettazione in cui la Moric sbotta al telefono col marito: «Lo sanno tutti che stai ancora insieme a quello là».

P.B.