www.oggi.it, 28 settembre 2010, 28 settembre 2010
Qui accanto vedete la copertina del n. 37 di Oggi, dedicata a Violante Placido. Avevamo raccolto in un’intervista le sue impressioni maturate sul set di The American, con George Clooney
Qui accanto vedete la copertina del n. 37 di Oggi, dedicata a Violante Placido. Avevamo raccolto in un’intervista le sue impressioni maturate sul set di The American, con George Clooney. A distanza di qualche settimana, ci ha scritto la stessa Violante Placido. Ecco la sua mail, insieme con quella della sua agente. Infine troverete la risposta del nostro direttore Umberto Brindani. E nella fotogallery, le immagini delle due scene hot di The American. LA LETTERA DI VIOLANTE PLACIDO Sono Violante Placido. Il mio risentimento è diretto in primis ad Oggi, il quale, facendo titoli e sottotitoli senza rispettare la mia parola, mi ha fatto apparire come una persona completamente diversa da quella che sono. Vorrei ricordare ai lettori, che quando frasi come ad es. Ho fatto l’amore con Clooney oppure Se la Canalis fosse gelosa la capirei: ho fatto l’amore con il suo George, appaiono senza virgolettato, vuol dire che non sono state dette dalla diretta interessata, e questo vale per tutti i giornali, i quali sono molto abili nell’usare questi trucchetti, pur di creare attenzione o polemica. Se fosse stato per me della scena hot non avrei neanche parlato poichè un film va visto, e non ha senso vivisezionarlo nella maniera più morbosa, ma purtroppo oggi più che mai si vive di morbosità, e non si riesce ad andare oltre, ci si sta anestetizzando sempre di più limitando il nostro sentire ed il nostro pensare. Purtroppo viviamo in una società che distorce continuamente la realtà, che si prende gioco di noi dalle cose più stupide a quelle più importanti. Inoltre Oggi sta commettendo un reato perseguibile, pubblicando immagini che sono state estrapolate dal film e non da foto esistenti o autorizzate. Sappiamo che internet è una giungla di pirateria di ogni sorta ma mi scandalizza il fatto che questo reato venga fatto proprio da un sito di un giornale riconosciuto che ha così tanti lettori. Che esempio si può dare se neanche chi ha i mezzi informativi si fa carico di questa responsabilità? Non aggiungo altro. Violante Placido LA LETTERA DELL’AGENTE DI VIOLANTE PLACIDO Io faccio l’ufficio stampa e mi occupo di curare le interviste degli attori quando devono pruomovere un film o una fiction in uscita e purtroppo mi scontro tutti i giorni con la cattiva informazione del giornalismo italiano. È veramente triste vedere che i lettori credono a tutto ciò che i giornali pubblicano cancellando la persona che fa l’intervista e il suo percorso professionale. Partiamo dall’inizio IL TITOLO. Il titolo lo fanno i direttori dei giornali o i capi redattori e molto spesso il personaggio che ha rilasciato l’intervista si ritrova un titolo orrido che va a suo discapito. Come in questo caso. Ti faccio notare che il titolo non è virgolettato perciò non sono parole di violante ma messe in bocca a lei da altri (per legge non si può mettere tra virgolette ciò che il personaggio intervistato non ha detto). SECONDO: il giornalista dichiara di aver incontrato Violante descrivendola addirittura a piedi nudi peccato che hanno fatto l’intervista per telefono! Parlare di cinismo nei riguardi di un’attrice che ha semplicemente fatto bene il suo mestiere interpretando un personaggio con tutte le sue sfaccettature non è corretto, CINICI sono i direttori dei giornali che per vendere qualche copia in + screditano, con i lori titoli e i lori falsi gossip, proprio quei personaggi che gli fanno vendere il giornale. Credo che è su questo che dobbiate inorridire, su quanto la vita delle persone sia messa alla berlina dai vostri amati settimanali. Abbiamo fatto + di un’intervista per promuovere THE AMERICAN e l’unica domanda riccorrente fatta dai giornalisti italiani è stata: HAI FATTO SESSO CON CLOONEY? E LA CANALIS NON È GELOSA? quindi la morbosità nasce dalla stampa non da chi educatamente risponde cercando di far capire che se si fa l’attrice si deve INTERPRETARE un ruolo. Non c’è nulla di vero. Aprite gli occhi e leggete con + attenzione. Valentina LA RISPOSTA DEL NOSTRO DIRETTORE UMBERTO BRINDANI Gentile Violante, cara Valentina, innanzitutto vi ringrazio per la modalità scelta per contestare il nostro servizio. Invece della solita telefonata inviperita, o della mail formale, avete deciso con grande trasparenza di rendere pubblico il vostro dissenso sulla grande piazza virtuale di Internet, proprio dove la lettrice Mara aveva scritto il suo post indignato. Bene. Ma veniamo al merito. In effetti Mara è stata un po’ ingenua nel prendere così sul serio l’intervista di Violante e i nostri titoli. Perché mi sembrava evidente che il tono generale dell’una e degli altri fosse leggero e divertito, tutto all’opposto del cinismo evocato in modo secondo me improprio. Si parlava di un film, era del tutto chiaro che si trattava di recitazione. O perlomeno chiaro a chiunque fosse andato al di là delle 23 lettere del titolo. I titoli sono titoli: servono a sintetizzare in pochissime battute il senso del servizio, e sono titoli efficaci quando fanno venire voglia di leggere l’articolo. In questo caso, certo, anche quando fanno venire voglia di comprare il giornale in edicola: perché sia chiaro, Valentina, il «vendere qualche copia in più» che tanto ti scandalizza è uno dei nostri compiti principali, perché se il giornale vende è in salute, se non vende o chiude o diventa ostaggio della pubblicità. D’altra parte, anche il tuo obiettivo come ufficio stampa è far sì che molte persone vadano al cinema pagando il biglietto, ed è lo stesso obiettivo di Violante, di Clooney, del regista, ecc. ecc. Oppure fate film per beneficenza? Da questo punto di vista, la copertina di un settimanale importante come il nostro, che sicuramente avrà incuriosito molti potenziali spettatori, dovrebbe suscitare in voi riconoscenza, piuttosto che recriminazioni. Ma fa lo stesso, nel mondo dello spettacolo c’è chi pensa che tutto sia dovuto... Il titolo "incriminato", dunque. «Ho fatto l’amore con Clooney», e «Se la Canalis fosse gelosa la capirei». Nel testo dell’intervista, da voi non contestato, Violante racconta nei dettagli la scena (anzi, le due scene) di nudo e di sesso («In privato provo pudori enormi, ma sul set divento un’altra. Mi sento libera di fare qualsiasi cosa. Da parte di George c’era imbarazzo, è che lui non si è spogliato spesso. Ha un fisico stupendo...”, e via così). Violante risponde anche a una domanda su una possibile scenata di gelosia della Canalis: «Capirei». Dunque, in che cosa consisterebbe la nostra colpa? Chiunque abbia letto il servizio ha capito che Violante raccontava e commentava ciò che aveva fatto sul set (sommario: «Sul set dell’Americano, Clooney e la Placido hanno girato una scena hot»). Care Violante e Valentina, potrei dirvi che quel titolo è una figura retorica. Scegliete voi tra iperbole, ipotiposi (descrivere qualcosa con particolare vivacità e chiarezza), paradosso, ironia. Soprattutto ironia, c’era. Quella che manca a voi, per inciso. Altri due dettagli. È vero che il nostro giornalista ha fatto l’intervista per telefono (anche se abbiamo cercato in tutti i modi di farla de visu), ma si è preoccupato di chiedere all’intervistata dove era, che cosa faceva e gli altri particolari che poi ha scritto. Quanto alle foto, al "reato" e alla "pirateria" (che parolone!), faccio solo presente che le immagini pubblicate erano posate e autorizzate da Violante, oppure diffuse dalla produzione, oppure ancora fornite da un’agenzia, mentre quelle pubblicate sul sito sono state fornite da un’altra normalissima agenzia di stampa, come si fa sempre in questi casi. E pensare che abbiamo parlato bene del film! Chissà come l’avreste presa se l’avessimo stroncato... Un caro saluto Umberto Brindani