Franco Adriano, ItaliaOggi 28/9/2010, 28 settembre 2010
BOSSI FA IL VERSO A OBELIX, MA LA BATTUTA È DEI ROMANISSIMI FRATELLI VANZINA
«Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe», ha tuonato Umberto Bossi sull’ipotesi di spostare il Gran Premio d’Italia di F1 a Roma. «Basta con la sigla S.P.Q.R. - Senatus Populusque Romanus», ha continuato, «io dico: Sono Porci Questi Romani».
Tuttavia, più che fare il verso al gallo Obelix, il personaggio dei fumetti dalle lunghe trecce rosse e pantaloni ascellari a strisce bianche e blu: «Ils sont fous ces Romains», che il traduttore italiano Marcello Marchesi ebbe la geniale trovata di tradurre in «Sono Pazzi Questi Romani», evidenziando così le storiche iniziali S.P.Q.R., Bossi si è letteralmente ispirato ai romanissimi Carlo ed Enrico Vanzina. Loro il copyright della sceneggiatura del film «S.P.Q.R 2000 e mezzo anni fa», girato nel 1994, con protagonisti gli immarcescibili Massimo Boldi e Cristian De Sica (e Leslie Nielsen). Nei panni dell’incorruttibile giudice Antonio Servillo, giunto a Roma da Mediolanum (personaggio liberamente ispirato al pm Antonio Di Pietro, divenuto famoso per tangentopoli) ad un certo punto esclama, inseguito da soldati romani: «Sono Porci Questi Romani!». Tant’è, con un doveroso post scriptum: la battuta nella Capitale e probabilmente nel resto d’Italia circola liberamente da anni sulla bocca dei bambini al livello della scuola elementare. Tuttavia, se Bossi in questo caso non è spiccato per originalità, comunque merita un bel plauso per la sua capacità di attirare con le sue puntuali sparate ad effetto il dibattito politico come e quando vuole. Soprattutto, nei casi in cui gli serve distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da situazioni imbarazzanti o argomenti sgraditi, come per esempio l’infelice spettacolo offerto dallo scontro Fini-Berlusconi o l’approvazione del decreto su Roma capitale, che ha concesso ai romani quanto nessun governo precedente di destra o sinistra aveva mai osato offrire. In ciò si potrebbe scherzare, ma solo in riferimento ai dirigenti politici che ieri si sono affrettati a replicare, dal governatore Renata Polverini al sindaco Gianni Alemanno, passando per il presidente Nicola Zingaretti e tanti altri, che, a volte, «Sono (un po’) Polli Questi Romani».