Nello Ajello, la Repubblica 20/9/2010, 20 settembre 2010
Nei primi anni Sessanta un giovane funzionario del Pci andò a trovare Ugo Gregoretti per convincerlo a iscriversi al partito: «Io cercavo di schermirmi
Nei primi anni Sessanta un giovane funzionario del Pci andò a trovare Ugo Gregoretti per convincerlo a iscriversi al partito: «Io cercavo di schermirmi. “Sono inguaribilmente borghese. Bacio la mano alle donne sposate, lo faccio anche con le femministe che non gradiscono. Sono fatuo, maniaco dell’eleganza, fissato per le cravatte. Come può entrare nel Pci uno che ha duecento cravatte?”. Ebbe un colpo di genio. “Il compagno francese Louis Aragon”, mi ricordò, “di cravatte ne ha quattrocento. E un centinaio di foulards”. Mi sembrò che pensasse: è fatta. Mi arresi. “Quand’è così, dammi ’sta tessera”».