MARINA CAVALLIERI, la Repubblica 26/9/2010, 26 settembre 2010
UN PROFUMO PER OGNI EMOZIONE L´ESSENZA ORA È SU MISURA - ROMA
Hotel che rendono indimenticabile il proprio nome grazie alle essenze che diffondono nell´aria, alle fragranze che utilizzano negli spazi, che racchiudono nei cuscini. Compositori che confezionano profumi personalizzati, su misura, a seconda dei clienti e degli stati d´animo che vogliono esprimere. Blogger che s´inseguono nei siti per disquisire di muschi di quercia, ambre grigie, legni fruttati e per dare vita a un movimento contro l´appiattimento globale degli odori. È la rivolta dell´olfatto, la riscossa dei profumi non commerciali, la ricerca del profumo unico e personalizzato, una tendenza che si diffonde negli hotel esclusivi come in Rete col passaparola.
All´ «Hotel Costes» di Parigi hanno prodotto due fragranze che firmano l´aria dell´hotel, sono state realizzate da Olivia Giacobetti, giovane compositrice francese dal gusto sofisticato e minimale. A «Le Sirenuse» di Positano si è scelto di creare dei profumi da associare come un ricordo indelebile all´ambiente, in vendita in poche profumerie esclusive di tutto il mondo, il compositore è Bertrand Duchaufour, considerato il genio della nuova profumeria. Il Gramercy Park Hotel di New York, il Park Hyatt di Washington ma anche Le Méridien hanno creato dei profumi personalizzati, fragranze anche nei cuscini, a seconda delle richieste, per la nuova frontiera dell´ospitalità.
Ma è qualcosa di più di semplice marketing, è il diffondersi di una cultura dell´olfatto, di un bisogno di unicità, perché l´importante è che la fragranza sia «vera», su misura, perché un profumo è la nota di un carattere, il marchio di un luogo, l´espressione di un´emozione. «Chi viene qui cerca qualcosa di autentico e unico», spiega il fiorentino Lorenzo Villoresi, primo italiano ad aver ricevuto il Prix Coty, l´Oscar della Profumeria, adesso, con la passione con cui si occupa di fragranze nella sua maison, si sta dedicando alla creazione di un´Accademia del Profumo a Firenze. «Nei punti vendita commerciali trasmettono solo banalità e luoghi comuni e c´è un proliferare di marchi senza una ricerca autentica. Noi da anni oltre alle nostre classiche fragranze produciamo anche su richiesta. Cosa chiedono i clienti? Qualcosa di personale ma io ricordo sempre che non esiste il profumo di tutta una vita così come non esiste un´emozione che duri per sempre».
Una riscoperta e un bisogno di autenticità che si rispecchiano nel fermento di molti siti web che si occupano della profumeria artigianale e alternativa, del profumo come esperienza sensoriale e artistica. «C´è una riscoperta dei profumi artigianali, degli odori non banalizzati dal marketing commerciale», spiega Marika Vecchiatini, autrice di un libro «L´arte del profumo - La storia, la cultura e i desideri segreti delle essenze», edito da Castelvecchi. È suo il blog «bergamottoebenzoino.blogspot. com» tra i più frequentati in Rete. «Ormai scegliamo un profumo per un messaggio pubblicitario, per la confezione, per entrare nel club esclusivo di un marchio, il paradosso è che scegliamo con gli occhi. Invece il profumo è qualcosa che parla al cuore e all´immaginario, va annusato e i creatori dei profumi artigianali sono artisti che usano gli odori per raccontare le loro visioni». Frédéric Malle, Serge Lutens, Andy Tauer, Jean Claude Ellena, Nasomatto - Alessandro Gualtieri, Olivia Giacobetti, Bertrand Duchaufour, Lorenzo Villoresi, sono tra i sacerdoti delle essenze, richiestissimi e impegnati a creare profumi che evochino esperienze, ricordi, intenti a modulare fragranze senza limiti per l´immaginazione. «Aumentano le vendite della profumeria artigianale e dei profumi personalizzati», dice Marika Vecchiattini, «il problema è che non c´è ancora una cultura dell´olfatto o forse si è dimenticata, persa: tutti conosciamo l´odore del muschio bianco usato nei detersivi, un profumo sintetico, ma pochi conoscono la tuberosa che esiste in natura».