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 2010  settembre 24 Venerdì calendario

«CHEF ON THE ROAD» ULTIMA MODA DEL GUSTO

Penne con gli asparagi e i pinoli? Una buona grigliata coreana di carne? Linguine al pesto? Tamales saporiti? Adesso in vari angoli d’ America te li prepara il camioncino parcheggiato dietro l’ angolo. A Manhattan i furgoni che servono hot dog e tacos agli angoli della Quinta Avenue e nella zona di Wall Street esistono da sempre, così come sono ormai una tradizione i «gelatai mobili» che intercettano i ragazzi davanti ai giardini, ai campi sportivi, alle scuole. Ma la trasformazione dei «food truck» in «gourmet truck», camioncini del buon gusto, è fenomeno relativamente recente. Iniziato nel 2008 a Los Angeles quando il cuoco Roy Choi scese in strada con Kogi, una pattuglia di furgoncini che offrono un menù multietnico di qualità basato soprattutto su piatti messicani e coreani, quello degli «chef on the road» sta diventando - dalla California a New York, dalla città di Washington all’ Oregon - un vero e proprio trend. Ad alimentarlo un buon numero di cuochi che, stanchi delle cucine dei grandi ristoranti dalle quali non vedono mai il cielo, cercano nuove esperienze: «Un giorno cucini in un centro cittadino per gente che si mette in fila per avere piatti appetitosi e anche per i poveri che vengono a chiederti un po’ di cibo gratis, il giorno dopo lavori in mezzo alle montagne», racconta Josh Henderson che a Seattle ha creato Skillet, una cucina da guida Michelin montata su un Silver Aistream del 1962, una grande roulotte argentata a forma di pallottola. Aiutano anche le tecnologie digitali: i seguaci di questi «gourmet mobili» si informano su Internet e seguono i loro spostamenti coi messaggini su Twitter. Il pubblico gradisce, paga volentieri qualche dollaro in più per un cibo migliore del solito hamburger e accetta anche di restare a lungo in fila. Così il business di tendenza inventato da qualche chef un po’ eccentrico diventa talmente popolare da attirare anche l’ attenzione delle catene di ristoranti di livello medio: da Johnny Rockets a Habit, a Poquito Mas, sono molti i gruppi che hanno già messo in strada i loro furgoni o che li stanno allestendo. Tra quelli al lavoro c’ è Sizzler, catena celebre per le sue bistecche, che ha deciso di aggiungere all’ offerta dei ristoranti quella di qualche punto vendita mobile dopo che il suo amministratore delegato ha visto la gente fare un’ ora di fila davanti a un «gourmet truck» a Venice, il lungomare di Los Angeles. Un fenomeno scoperto anche dalla tv. Food Network, il canale Usa dei gourmet, ha lanciato un reality nel quale sette team di cuochi si sfidano guidando e cucinando da un capo all’ altro dell’ America. Un cuoco aveva detto della sua esperienza in strada: «È come girare un episodio di Iron Chef dentro una scatola di sardine». I producer sono andati a verificare. Effettivamente è così. E al pubblico piace.
Massimo Gaggi