Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 25 Sabato calendario

QUEI PRIMI NOVE MESI CHE SCRIVONO LA NOSTRA VITA - ROMA

Non è affatto un periodo di attesa. Tra il concepimento e la nascita, il bambino sta costruendo il suo futuro. E oggi alla scienza de "I primi nove mesi che delineano il resto della vita" dedica la copertina il magazine Time, partendo dal titolo di un libro appena pubblicato in America da Annie Murphy Paul per Free Press.
Un tempo si raccomandava giusto di non bere né fumare. Ora si moltiplicano gli studi che legano l´umore della madre, il suo stress, l´intonazione della voce, i suoni che raggiungono l´utero, l´attività fisica e la presenza di certi ormoni al benessere alla vita futura del bimbo: del suo corpo come della psiche. La madre è una porta verso il mondo esterno che il figlio sfrutta (e dal quale è influenzato) molto più di quanto non si ritenesse in passato.
L´ultima sorpresa arriva dall´università tedesca di Wurzburg. In uno studio su Current Biology i ricercatori hanno analizzato il pianto dei neonati in Francia e in Germania, osservando che nei loro primi vagiti i bimbi parlano già la lingua dei genitori. Il tono è crescente nei bebè francesi e calante in quelli tedeschi, in accordo con la melodia delle due lingue. E poiché il pianto è stato analizzato a tre giorni di vita, la conclusione è che i bambini hanno assorbito l´accento durante la gestazione. Voci e melodie musicali possono infatti essere ascoltati dal terzo trimestre in poi.
«Durante la gravidanza il feto riceve un imprinting fortissimo», conferma Salvatore Alberico, primario di ostetricia all´istituto di ricerca materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste. «Anche nel campo delle gravidanze, uno dei problemi di salute in aumento è l´obesità». Fare ginnastica è consigliabile per la madre, dimostra uno studio dell´università di Bristol, perché aiuterà il figlio a mantenere la linea durante tutta la vita futura. «In condizioni normali - spiega Alberico - consigliamo 50 minuti di attività aerobica come nuoto, bicicletta o camminata veloce. La madre non deve essere in affanno per non ridurre l´ossigeno che arriva al feto».
Stress, ansia e paura raggiungono l´utero immediatamente. Sia attraverso l´ormone cortisolo che si fa strada attraverso la placenta, sia attraverso l´adrenalina che restringe i vasi sanguigni e riduce il sangue diretto al bambino. L´effetto, in entrambi i casi, potrebbe essere un rallentamento dello sviluppo e un carattere più ansioso del normale. «Ma donna e bambino godono anche di un meccanismo di protezione», continua il medico. «Durante la gravidanza c´è un aumento di estrogeno e, di conseguenza, di endorfine: ormoni legati al buon umore e a una sensazione generale di benessere». Se si considera che il battito cardiaco della madre è il rumore principale che un bambino percepisce, si comprende come il relax di lei metta a proprio agio anche il figlio.
Spingendosi molto in là nell´interpretazione dell´imprinting fetale, c´è anche chi ha attribuito agli ormoni della gravidanza la crisi finanziaria. Nel 2009 l´università di Cambridge dimostrò che i trader particolarmente imprudenti della city di Londra avevano l´anulare più lungo dell´indice in proporzioni superiori alla media. E poiché la lunghezza delle due dita potrebbe essere influenzata dalla quantità di testosterone assorbita dal bambino durante la gestazione, si è concluso che anche il crac finanziario ha avuto origine nel ventre materno.