Marcel Vulpis, ItaliaOggi 25/9/2010, 25 settembre 2010
JUVE TENTA IL RECUPERO, CON LO STADIO
Prende forma il nuovo stadio della Juventus. Una struttura che costerà circa 105 milioni di euro per una capienza di 40 mila posti a sedere. A partire dal prossimo luglio 2011 sarà il fulcro di tutte le attività, non solo sportive, del club. La dirigenza piemontese vuole recuperare il gap nei ricavi da stadio, soprattutto nel confronto con la concorrenza straniera.
Oggi da quest’area la Juventus incassa 16,7 milioni di euro, con un peso dell’8% sul fatturato.
Secondo gli ultimi dati Deloitte, la squadra italiana è al 20° posto nella classifica dei ricavi da impiantistica. Lontana anni luce dai 127,7 milioni di euro dell’Old Trafford del ManUtd (leader incontrastato in Europa), con un tasso di riempimento al 99,3% e una percentuale sul giro d’affari pari al 39%. Già a partire dal prossimo campionato i bianconeri prevedono di superare i 30 milioni di euro di ricavi. Entrate che serviranno a bilanciare le diverse componenti di un giro d’affari, ancora troppo legato, come il resto della serie A, ai diritti tv.
L’esterno del Delle Alpi sarà caratterizzato da un enorme open space su due livelli, con stand, negozi, ristoranti e fontane collegati alle strade circostanti da una serie di rampe. Quarantacinquemila metri quadrati dedicati ai tifosi, 80 mila mq di aree verdi e piazze, 34 mila metri mq di area commerciale esterna, 24 punti di ristoro e uno spazio per bambini. In questa operazione è stata coinvolta Nordiconad, che ha acquisito per 30 milioni di euro i diritti di superficie dell’area commerciale limitrofa allo stadio. È anche tra le aziende sponsor che potrebbero dare il nome all’impianto, assieme a Ryanair e alla stessa Nike (partner tecnico dell’abbigliamento da gara). Voci al momento non confermate, anche se la titolazione dello stadio su base annua avrà un valore non inferiore agli 8 milioni di euro. Se ne sta occupando l’agenzia tedesca SportFive, che ha pagato alla Juve, per 12 anni, un minimo garantito di 65 milioni di euro, con la possibilità di commercializzare anche una parte dei palchetti vip.
Simbolicamente il consiglio di amministrazione della Juve si è svolto ieri proprio all’interno del cantiere, dove è visibile una delle ultime novità. All’interno di questo spazio gli operai stanno procedendo alla saldatura delle cuspidi dei pennoni, che ospiteranno la bandiera tricolore.
Più in generale, nonostante il disegno di legge Lolli-Butti ristagni stancamente alla camera, qualcosa all’orizzonte si muove. Il Cagliari calcio è pronto ad aprire il cantiere a Elmas, seguendo la Juventus in questo new deal dell’impiantistica tricolore. Il Catania, invece, sta puntando sulla creazione di un centro sportivo polifunzionale nel comune di Mascalucia del valore di 33,5 milioni di euro, con l’Istituto per il credito sportivo nel ruolo di partner bancario. Un’ulteriore novità arriva, poi, dalla Lega Pro, dove la Lucchese calcio, club di prima divisione, è pronta a investire 5 milioni di euro (con un indotto stimato di 40 milioni) per la ristrutturazione completa dello stadio, generando ricavi che possono autofinanziare, di anno in anno, le esigenze sportivo-gestionali della squadra.