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 2010  settembre 24 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FABRIS, MAURO"


Ricerca fatta con “Fabris”

Gli Indiani sikh immigrati in Veneto rifiutano di indossare il casco in motorino perché in contrasto con l’obbligo religioso di tenere i capelli raccolti in un turbante. Sindaci delle provincie di Vicenza e Treviso hanno chiesto a Mauro Fabris, sottosegretario ai lavori pubblici con delega per la sicurezza delle strade, quale condotta tenere. Risposta:«Far applicare scrupolosamente la legge; quando un italiano va in territorio sikh, per rispettare le loro norme non beve wiskhy».
Il Messaggero 06/04/2000

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Un uomo scruta i passeggeri di un volo di linea: li osserva in volto, spia i movimenti delle mani e del corpo, indugia sui piedi. D’un tratto, il suo sguardo si sofferma su un individuo che - all’apparenza - sorride tranquillo e beato. Quell’individuo va fermato e controllato: probabilmente intende dirottare l’aereo. Sembra la trama di un film americano, e invece è ciò che potrebbe accadere negli aeroporti italiani se il Parlamento approverà anche da noi l’obbligo di volare protetti da un Air Marshal, uno sceriffo dei cieli come quelli che già operano negli Usa e nel resto d’Europa. Unica ma importantissima differenza, nel disegno di legge presentato dal senatore Mauro Fabris: i nostri Air Marshal sarebbero armati non di pistole ma d’intuito e capaci di decodificare comportamenti all’apparenza inoffensivi come un sorriso che nasconde rabbia, stress o paura. […] Il Colonnello Carlo Alberto Nardone e Gianfranco Grasso: «[…] Il disegno di legge del senatore Fabris, che impone la presenza di un personal analizer su ogni volo, giace in Parlamento già da qualche mese. Speriamo bene».
MACCHINA DEL TEMPO DICEMBRE 2005

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[…] Il senatore Mauro Fabris (Udeur), invece, dopo un giro di consultazioni con i tesorieri dei partiti, voleva legalizzare il finanziamento anonimo alle forze politiche. Manovra bloccata in extremis.
Giuseppe Sarcina Corriere della Sera, 17/12/2002

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Situazione politica […]. Fabris (Udeur, cioè alleato di Prodi): "Mi pare che la Finanziaria sia arrivata a 34 miliardi di euro. Mi pare, eh? Perché, dopo che gliel’abbiamo rivoltata come un pedalino, non si capisce più un cazzo".
Anno III - Centoquarantunesima settimana, Dal 23 al 30 ottobre 2006

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«Referendum elettorale […]». […] E anche Mauro Fabris (Udeur) denuncia che si sta andando «verso un’intesa liberticida» tra il nascente Partito democratico e una parte della Cdl. Per questo Fabris annuncia che «liberi da vincoli di maggioranza valuteremo se presentare il testo condiviso con il collega Calderoli e con il cosiddetto tavolo dei volenterosi».
Lorenzo Fuccaro, Corriere della Sera 24/4/2007

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[…] E per capire quanto è saldo il rapporto con il Carroccio – nel tentativo di contrastare la deriva referendaria – viene utile la battuta del leghista Giorgietti, che ieri alla buvette era tutto un pacche sulle spalle con l’udeur Fabris: «I matrimoni d’interesse sono i più saldi e duraturi».
Corriere della Sera 10/05/2007, pag.17 Francesco Verderami

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[…] il capogruppo dell’Udeur alla Camera, Mauro Fabris.
Il Foglio 15/05/2007, pag.3

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[…] La strategia della resistenza che Romano Prodi ha imposto agli altri capi del centro-sinistra per dare il via libera a Veltroni, fa acqua da tutte le parti: non ci si può arroccare quando si dispone solo di un voto di maggioranza al Senato. […] Prendiamo ad esempio Clemente Mastella. Ieri il suo capogruppo alla Camera, Mauro Fabris, ha parlato a Montecitorio come se fosse un esponente dell’opposizione. E’ uscito dall’aula con un’espressione alquanto colorita nei confronti del presidente del Consiglio: «Mi ha rotto i coglioni». Ebbene: i propositi di Mastella sono chiari a tutti meno, a quanto pare, ai capi del centro-sinistra […].
Augusto Minzolini, La Stampa 21/6/2007

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INDICE DEI NOMI DEL VOLUME: La Navicella "I Deputati e Senatori del quindicesimo Parlamento Repubblicano" Editoriale Italiana 2000 (Annuario 2006)
Fabris Mauro 22, 32, 37, 46, 51, 225, 1039

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Nel corso degli anni 2002-2004 solo il 3 per cento degli italiani è stato controllato con lo strumento dell’etilometro, rispetto al 16 per cento della media europea ed al 38 per cento di atri Paesi, quali la Francia, dove si effettuano 7-8 milioni di controlli l’anno, o la Spagna (3-4 milioni l’anno), mentre in Italia il numero si attesta intorno ai 200.000 controlli, dato che, rapportato all’esistenza di circa 35 milioni di soggetti patentati, può essere interpretato come una probabilità di controllo dei soggetti patentati, in media, ogni 175 anni. (dalla mozione presentata da Fabris et al. nella seduta della Camera del 17/4/2007)
www.poliziastato.it/poliziamoderna/articolo.php?cod_art=791 www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed145/btind.htm

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[…] Del resto, spiega Mastella a «Repubblica», «o Pier [CASINI] si impegna su questo fronte o farà il gregario di Berlusconi: e per me è la stessa cosa nell’Unione». Intanto però, si resta fedeli a Prodi. A precisarlo è il capogruppo Mauro Fabris di fronte all’alzata di scudi nel centrosinistra e alla precisazione di Rocco Buttiglione per il quale il centro nuovo non nasce per fare alleanze con il Pd. «Deve essere in Italia, come nel resto d’Europa alternativo alla sinistra, e non solo a quella barricadera radicale ma anche a quella riformista di Veltroni e D’Alema». Carlo Giovanardi ci mette il carico e ricorda a Casini che per cambiare linea di partito ci vuole un congresso: e l’ultimo ha stabilito che, seppur in posizione autonoma, l’Udc è nel centrodestra. La risposta di Fabris non è di un futuro alleato: «Si vede che una prospettiva di subalternità continua a piacere a Buttiglione quando pretende in modo aprioristico di fissare gli interlocutori futuri».
Amedeo La Mattina, La Stampa 9/8/2007

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[…] il mastelliano Mauro Fabris.
Simona Ravizza, Corriere della Sera 7-8/9/2007

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ARTICOLI SULLA DISCESA IN CAMPO DI GRILLO. […] Fabris (Udeur) lo critica: «Grillo ha buttato la maschera. Ora chiederà a Di Pietro di farsi prestare il De Gregorio di turno».
www.repubblica.it

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Dopo la puntata di Ballarò di martedì sera Clemente Mastella e Giovanni Floris, il conduttore del programma di Raitre, si combattono a colpi di dichiarazioni. «Se Floris mi fa vedere le cassette che dimostrano che in ogni puntata di Ballarò ai vari leader, segretari di partito, esponenti politici presenti ha chiesto di mogli, amanti, case viaggi allora vuol dire che è un grande, uno come Walter Cronkite. Se così non è, è un farabutto. L’ho detto anche a lui al telefono». […] All’Udeur si respira aria da assedio. Il capogruppo dell’Udeur Mauro Fabris definisce «Ballarò» una «imboscata contro Mastella. Si va oltre l’antipolitica, siamo alla criminalizzazione del singolo. Ma è mai possibile che l’aereo di Rutelli e Barbara sia diventato quello di Mastella? ». Ancora: «Stanno bombardando Mastella. C’è un disegno che mira a depotenziare, a cristallizzare l’Udeur nella posizione in cui si trova... hanno anche minacciato una collega del nostro giornale "Il Campanile" scrivendole: "Se ti stuprassero vedresti quali sono gli effetti dell’indulto"» […].
P.Co., Corriere della Sera 27/9/2007

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«Non ne voglio sapere più dell´automobile di servizio. Io giro in Smart!». Mauro Fabris porta la croce in nome e per conto di Clemente Mastella, il politico più bersagliato dall´antipolitica, indiziato per la mole dei privilegi di cui - a torto o ragione - si ritiene egli goda […].
C´è il sole a Roma, ma dentro il Palazzo è tutto più grigio e mesto. «Ci dicono che dobbiamo stare sotto vento. Deve passare questa benedetta notte, però si sta esagerando! Ero in Sardegna, davanti al supermercato. La mia compagna faceva spesa e l´attendevo in pantaloncini, leggiucchiavo i giornali. Passa una coppia di mezza età e commenta: "A questo qui lo paghiamo per stare in Parlamento, non al mare!". Non ho resistito più, mi sono presentato e gli ho fatto: "Guardi che è agosto". "Lavorare", mi ha risposto il tizio, imperturbabile». Fabris, udeur, pensa con pena alla sua nuova condizione […].
Antonello Caporale, la Repubblica 4/10/2007, pagina 13.

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[…] Tuttavia, il fattore alcol/droga ormai sarebbe la causa di un incidente su tre. Però Mauro Fabris, capogruppo dell’Udeur alla Camera, spiega che l’attuale normativa può anche non cogliere la differenza tra chi si mette alla guida dopo aver bevuto una birra e chi compie la stessa operazione dopo essersi scolato mezza bottiglia di vodka. Spiega Fabris: «Forse il ministro Bianchi non ha capito lo spirito della nostra iniziativa, che nel merito non generalizza sul tipo di responsabilità di chi provoca incidenti stradali ma fa una determinante distinzione tra le varie casistiche». Dunque il «bicchiere di vino punito con troppa severità», evocato da Mastella, fa dire a Fabris che «bisogna colpire con maggiore durezza chi consapevolmente si ubriaca e si droga e poi si mette alla guida. In questi casi se si provocano incidenti con morti e feriti non si può e non si deve parlare di situazioni colpose perché c’è la consapevolezza di assumere sostanze che alterano la capacità di guida» […].
Dino Martirano, Corriere della Sera 16/10/2007

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[…] Alla Camera la pattuglia udeurrina conta oggi 14 deputati. Il partito ha beneficiato del meccanismo del recupero del miglior perdente al di sotto del 2% ma si era comunque cautelato: 4 dei 14 deputati, fra cui il capogruppo Mauro Fabris, sono stati eletti nella lista dell’Ulivo. Per ironia della sorte in "quota" Prodi.
Il Sole 24 ore 24 gennaio 2008, Em. Pa.

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Prodi, ottenuta la fiducia alla Camera, è salito al Quirinale e si è dimesso. […] Prodi, anche se ha comunicato ufficialmente la sua decisione solo in serata, deve aver subito accettato, forse chiedendo il reincarico o comunque la gestione dell’ordinaria amministrazione fino alle elezioni. Il clima politico poi s’è fatto subito diverso. L’Udeur ha fatto sapere che non avrebbe partecipato al voto di Montecitorio e in questo modo i ”no” dei mastelliani non si sono visti (ma Fabris ha detto che al Senato, casomai, sarebbero andati e avrebbero votato contro).
La Gazzetta dello Sport, Anno II, numero 352, 23 gennaio 2008

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Chiusa con tanto di brindisi l’intesa di Fi e An sulle candidature, Silvio Berlusconi ha dovuto dedicarsi ai sette piccoli pianeti che ruotano nell’orbita del Pdl: Dca di Rotondi, Alternativa Sociale di Mussolini, Pri di Nucara e La Malfa, Nuovo Psi di Caldoro, Liberaldemocratici di Dini, Italiani nel Mondo di De Gregorio, Pensionati di Fatuzzo. […] Il fatto è che il Cavaliere ha dato ampie rassicurazioni a più d’uno, e deve farsi carico anche delle richieste di quelli (come Carlo Giovanardi) che un partito lo hanno lasciato per entrare nel Pdl, o che (come Mauro Fabris) confidano nella sua riconoscenza dopo aver contribuito ad affossare il governo Prodi, o che (come Michela Brambilla e Marcello Dell’Utri) con i propri circoli hanno dato vita al Popolo delle libertà.
Liberazione 29 febbraio 2008

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[…] Una settimana prima della crisi di governo: il 16 gennaio Clemente Mastella non aveva potuto non dimettersi da ministro di Grazia e Giustizia dopo l’improvviso arresto della moglie Sandra […]. Dopo quattro giorni di onta mediatica, Mastella si sente rinfrancato, ma a sera, quando apre la porta della sua casa di Ceppaloni, scopre che non c’è più tempo per cincischiare. […] Alle 21,30 il primo, vero contatto con casa Berlusconi, alle 22 la telefonata di Mastella a Mauro Fabris, il suo braccio destro: «Domattina ti aspettano a Milano i vertici di Forza Italia, si può chiudere un accordo con 20 deputati e 10 senatori». L’indomani mattina - ironia dei destini incrociati - è Prodi a cercare Mastella, ma Clemente non si fa trovare. E’ ansioso, da Milano aspetta la telefonata ”libera-tutti” di Fabris, che infatti arriva all’ora di pranzo: «Tutto a posto, c’è il timbro di Berlusconi!». Alle sei della sera Mastella può annunciare ai giornalisti: «Lasciamo la maggioranza, l’esperienza del centrosinistra è finita». E’ il 21 gennaio, il ribaltone è compiuto: tre giorni più tardi Prodi cade al Senato […].
Fabio Martini, La Stampa 15/8/2008, pagina 6

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[DARIO FRANCESCHINI] Eri una dei ”ragazzi di Zac”. Chi erano gli altri?
«Fabris, Lusetti, Garofani, Digiovanpaolo, Giuntella, David Sassoli… Avevamo vent’anni. Entrammo nella Dc di allora perché Zaccagnini rappresentava un momento di rottura. Lo avevano fatto segretario perché era palesemente onesto».
Claudio Sabelli Fioretti, La stampa 27/4/2009

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PENSIONI DEI PARLAMENTARI 2. Tra i parlamentari pensionati […] a quota 6.200: Mauro Fabris (Udeur).
Mauro Suttora, Oggi, 23 giugno 2010, pag. 18

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LA LISTA DELLE PENSIONI CHE PAGHIAMO AGLI EX PARLAMENTARI 2008
COGNOME NOME PARTITO ETA’ COMPENSO MENSILE ANNI DI CONTRIBUTI
FABRIS Mauro (Udeur) 51 6.200 15
www.oggi.it, 16 giugno 2010