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 2010  settembre 24 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FABIANI, FABIANO"


Ricerca fatta con “Fabiani”

PETRUCCIOLI Claudio. Politico. […] è tra gli scopritori di Capalbio, del paesino dove si raduna un certo mondo di sinistra – spesso radical-chic – e del vicino tratto di costa, dello stabilimento ”L’ultima spiaggia”, dove gli hanno scattato foto mentre gioca a carte con Chicco Testa e Enrico Mentana, con Fabiano Fabiani, Furio Colombo e Claudio Martelli. Amicizie, come si dice, trasversali.
Fabrizio Roncone, ”Corriere della Sera” 31/7/2005 – Scheda Parrini su PETRUCCIOLI Claudio.

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Liliana Cavani gira La casa in Italia: ”andai da Torino a Palermo a vedere dove finivano i soldi spesi dallo Stato e come vivevano i meridionali al Nord, nelle baracche di cartone come accade oggi ai nostri extracomunitari. Dopo le prime due puntate, De Feo volle vedere personalmente le altre due. Risultato: la terza fu tagliata di 20 minuti, la quarta fu ridotta da un’ora a 35 minuti. Mi etichettarono come ”criptocomunista’, visto che non ero e non sono stata mai iscritta al partito. Mi salvò Fabiano Fabiani, che allora dirigeva il TgUno, mi prese a collaborare agli speciali del telegiornale”.
Barbara Palombelli, ”Corriere della Sera” 21/5/2005 – Scheda Parrini su CAVANI Liliana

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Stipendi degli altri top manager. […] Fabiano Fabiani, presidente Stet e Francesco Chirichigno, amministratore delegato Telecom Italia: 450 milioni lordi annui.
Piero Mei e Mario Menghetti, Il Messaggero, 08/10/1996.

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Rose, mezzi petali e petali interi. «Rutelli e Fassino mi avevano detto che il loro candidato numero uno era Fabiani e che il mio nome doveva servire a creare una rosa - rivela. Strada facendo, il mio mezzo petalo è diventato un petalo intero, e alla fine la scelta è caduta su di me. Ma l’elemento di chiarezza e la franchezza dei due leader del centrosinistra sono stati decisivi. Io ho detto subito a loro ciò che poi ho ripetuto ai presidenti delle Camere. Non le chiamerei le mie condizioni: ho semplicemente spiegato il modo in cui avrei interpretato il mio ruolo se fossi stato chiamato alla presidenza della Rai» (Mieli).
r.i., La Stampa, 13/3/2003

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Dopo la rinuncia di Mieli, […] Dopo la notte, Casini si è convinto ad accettare la strada dei tempi brevi. ”Ho capito - ha spiegato – l’unica soluzione è quella del reintegro. In questo momento non ci possiamo permettere una lunga polemica sulla Rai, rischiamo di delegittimare la figura dei presidenti delle Camere. E la guerra si avvicina”». Iniziano le consultazioni di Casini con Rutelli e Fassino. «Visto che l’Ulivo ha offerto una terna, ripesca il nome di Fabiano Fabiani. I due leader dell’Ulivo sono d’accordo, ma nessuno nutre molte speranze. Infatti arriva di nuovo il veto del Cavaliere e di Pera sull’ex presidente di Finmeccanica. Casini chiede altre indicazioni, ma stavolta Fassino e Rutelli non cedono. Nel colloquio a Montecitorio il segretario dei Ds è chiaro: ”Io non faccio altri nomi e non voglio sentire neanche quelli che mi fai tu”. Casini quindi deve prendersi la patata bollente […].
Goffredo De Marchis, la Repubblica, 14/3/2003

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Intervista a Furio Colombo di Claudio Sabelli Fioretti (Sette, 14/8/2001), scaricata da clarence
[…] Poi sei tornato di nuovo alla Rai.
"Con Fabiani e Bernabei, per fare il direttore dei programmi culturali. Esiste un solo film sui Beatles che non sia stato fatto dai Beatles. Lo feci io".
Claudio Sabelli Fioretti, Sette, 14/8/2001

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«Nel ’97, quando fu decisa la privatizzazione di Finmeccanica e l’uscita di Fabiano Fabiani, Nerio Nesi, allora esponente di Rifondazione, definì ”gravissimo che tutto quello che viene approvato in questo settore venga deciso da un funzionario del Tesoro, come questo Draghi, assolutamente non idoneo a decidere in questioni industriali» [2].
2 - Carlo Marroni, Il Sole 24-Ore - Il Foglio dei Fogli 02/01/2006

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Mario Draghi […] Licenzia i vecchi boiardi democristiani, fa infuriare gli statalisti più accesi (Nerio Nesi, banchiere rifondarolo, nel 1997, quando fu messa in vendita Finmeccanica e licenziato Fabiano Fabiani: ”è gravissimo che tutto venga deciso da un funzionario del Tesoro come questo Draghi, assolutamente non idoneo a decidere in questioni industriali”).
Anno III - Novantanovesima settimana, Dal 19 dicembre 2005 al 2 gennaio 2006

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FORBICE Aldo. Giornalista. [...] Fabiano Fabiani gli affida una rubrica tv sui problemi del lavoro, Turno C. Giunto casualmente dove voleva, afferra l’occasione. Molla la Cgil ed entra in Rai. Per 18 anni ha fatto tv, in trasmissioni come ”Primo Piano” e con responsabilità nei servizi regionali. [...].
Giancarlo Perna, ”Capital” aprile 2002 – Scheda Parrini su FORBICE Aldo

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Quando gli parlano del potere fanfaniano in Rai, negli anni Sessanta e dei cambi alla guida della televisione, Bernabei ci ride sopra: ”Macché. C’era il problema di rinnovare i vertici, erano gli stessi da troppi anni, e io lo feci. Presi Fabiani, per esempio, come caposervizio alla cultura, poi a poco a poco lui divenne direttore del Tg1 e poi vicedirettore generale”.
Il Foglio 27/7/2006 (varie)

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Lucia Annunziata […] Quando tornò in Italia, al Corriere della Sera, il suo amico Paolo Mieli ebbe l’infelice idea di spedirla al matrimonio del figlio di Fabiano Fabiani con la figlia di Manzella, confetti e poteri forti. Lei, figurarsi all’idea di passare dalla guerriglia sudamericana all’Ave Maria di Shubert. Andò, guardò, scrutò. Decise che era solo un matrimonio. ”Non c’è pezzo”, disse al giornale. Il giornale disse che il pezzo era il matrimonio. L’Annunziata lì a dire che un matrimonio non valeva un pezzo (almeno non il suo). Insomma, il pezzo non lo scrisse […].
Il Foglio 20/01/2007, Stefano Di Michele

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CUCCIA Paolo. Manager. […] Il gradino decisivo per la sua carriera l’ingegnere lo sale quando Rutelli lo nomina, pochi mesi dopo il successo delle elezioni e della lista Beautiful, amministratore delegato dell’Acea. Poltrona che rimane salda sotto il suo potere dal 1998 al 2003 quando Walter Veltroni, decide di fare tabula rasa dell’era Rutelli e ripesca dal cappello dei boiardi di Stato il nome di Fabiano Fabiani.
Maria Corbi, ”La Stampa” 22/2/2007 – Scheda Parrini su CUCCIA Paolo

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INDICE DEI NOMI DEL VOLUME: MASSIMO PINI "CRAXI. UNA VITA, UN’ERA POLITICA" MONDADORI 2006
Collocazione: A2
[…] Fabiani, Fabiano, 226, 378

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[…] E’ per questo che dire Roma e dire Veltroni significa dire naturalmente Carlo De Benedetti (in questi giorni sempre più tessera numero uno del Pd), ma significa dire anche Luigi Abete, Claudio Toti, Matteo Arpe, Andrea Mondello, Giovanni Malagò, Fabiano Fabiani – a cui sarebbero riservate le prime tessere – e significa dire anche Domenico Bonifaci, Alessandro Profumo, Luca Cordero di Montezemolo, Gianni Letta e, almeno fino a qualche settimana fa, Francesco Gaetano Caltagirone, prima che qualcuno iniziasse a scoprire che dentro i cassetti del circolo veltroniano le tessere più importanti erano già state distribuite da un pezzo.
Claudio Cerasa, Il Foglio 22/6/2007

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[…] La perdita del padre offre a Walter [VELTRONI] una schiera di figure paterne, quasi adottive, composta da giornalisti democratici Rai come Furio Colombo, Fabiano Fabiani e Andrea Barbato.
Diario 02/03/2007, Giacomo Papi

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[…] Veltroni. Il quale, quando parla di economia, fa riferimento a persone di qualità: Marco Causi, l’economista suo consigliere che fa l’assessore al Bilancio, e poi Luigi Spaventa, Chicco Testa, Fabiano Fabiani, Franco Bernabè, Alberto Zuliani, Giuseppe Roma, Enrico Morando, Paolo Leon.
Il Sole 24 Ore 22/06/2007, pag.14 Orazio Carabini

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TOMMASI DI VIGNANO Tomaso. Manager • «[...] Oggi, a contenderselo, sono l’Acea di Roma e Iride (multiutility Torino-Genova) spalleggiate da pezzi da Novanta come il sindaco Veltroni e il presidente di Acea Fabiano Fabiani (che ha in comune con Tommasi una lunga militanza nell’Iri), il sindaco Chiamparino e la sindachessa Vincenzi.
Valeria Sacchi, ”La Stampa” 30/7/2007 - Scheda Parrini su TOMMASI DI VIGNANO Tomaso

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«...la Piccola Atene maremmana, copy Asor Rosa, dove la vacanza intelligente nidifica, dove le iracondie delle acque si abbattono sui Petruccioli delle docce, i Bassanini dell’asciugamano, i Fabiani delle cabine, gli Augias del pedalò, i Marramao del secchiello, i Chicco Testa della paletta, i Golino della sdraio, i Rutelli delle alghe, i Polito delle pinne, gli Adornato dell’ombrellone accanto, i Martelli del lifting, gli Eco del solleone...» (Roberto D’Agostino su Capalbio).
Dagospia 12/8/2007
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[FRANCESCO COSSIGA] E’ vero che qualche tempo dopo le fu chiesto di liberare il posto?
«Fabiano Fabiani fu il primo a spiegarmi quale doveva essere, dal punto di vista di De Mita, il mio ruolo di presidente: far fuori Craxi, o andarmene. Tempo dopo, lo stesso messaggio mi fu portato da Giuseppe Gargani […]».
Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 7/9/2007

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Caro Dago, un indipendente alla Rai: Prodiano Prodiani.
(Adriano Nardini: battuta su Fabiano Fabiani)
Dagospia 12/9(2007

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[…] [ANGELO MARIA] Petroni ha presentato ricorso, prima ha vinto, poi ha perso, quindi ha fatto ricorso di nuovo (il Tar decide l’8 novembre) e insomma a un certo punto il governo ha tagliato la testa al toro nominando il suo successore, Fabiano Fabiani.

Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport, Anno I, numero 230, 20 settembre 2007

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[…] Diceva Fabiano Fabiani vent’anni fa, quando arrivava qui al timone di Finmeccanica, «Genova è un villaggio, vi conoscete tutti».
Jacopo Iacoboni, La Stampa 22/9/2007

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Le poltrone? Da sempre si pesano, ma si contano anche. Nelle società quotate in Borsa, ma soprattutto in quelle pubbliche: perché per chi riveste incarichi per conto dello Stato, ma anche di Comuni e Regioni, l’eccesso di potere (e di gettoni) è sempre più bersaglio di critiche. A Roma fa discutere, e anche molto, la nomina nel Cda Rai, in quota ministero dell’Economia, del presidente dell’Acea Fabiano Fabiani. […]
La vicenda Fabiani-Acea-Rai nelle scorse settimane ha creato non pochi problemi a Veltroni, con l’ala sinistra della maggioranza che ha fatto approvare un ordine del giorno contro la moltiplicazione degli incarichi ed ha acceso un faro su alcuni fedelissimi del sindaco: dal suo braccio destro Goffredo Bettini, che oltre ad essere senatore è anche presidente della Fondazione Cinema per Roma a Chicco Testa, che presiede Metropolitane di Roma ma poi siede anche in altri 13 Cda (tra cui Rothschild, Carlyle Group, Lloyd Adriatico, Telit e Riello), da Tommaso di Tanno (presidente di Assicurazioni di Roma e al tempo stesso presidente dei sindaci di Bnl, Caltagirone Holding e Bat Italia) sino a Fulvio Vento (presidente Atac, consigliere di Zetema e di altre società).
Paolo Baroni, La Stampa 21/10/2007

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L’equilibrio è stato rotto - dice il centro-destra - dalla decisione di Prodi di defenestrare il consigliere Petroni e di sostituirlo col vecchio Fabiani, ex cattolico di sinistra e oggi veltroniano. Questo gesto avrebbe rotto l’equilibrio tra le parti. Cioè, nel Consiglio d’Amministrazione della Rai, i consiglieri del centro-sinistra sarebbero sovrarappresentati rispetto a quelli del centro-destra […].
La Gazzetta dello Sport, Anno I, numero 264, 24 ottobre 2007

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[…] L’operazione non è riuscita, è entrato Claudio Cappon, stagionato uomo Iri (un altro) che in questi anni si è avvicinato alla Margherita, collocandosi in un cerchio più lontano dal nocciolo duro prodiano. Un po’ come è accaduto a Fabiano Fabiani, che quando era in Finmeccanica, contava quasi quanto il Professore ma gli è sempre stato leale. Adesso viene dato in quota Veltroni. E il suo ingresso nel cda Rai (magari come trampolino verso la presidenza) è stato travolto da cavilli giuridici e clamorosi errori tattici di Tommaso Padoa-Schioppa.
Il Foglio 08/12/2007, pag.III Stefano Cingolani

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[…] Una figuraccia. Imbarazzante. L’ennesima di un percorso governativo accidentato. E segnato da scivoloni. Prima la rimozione dal cda Rai di uno dei rappresentanti del centrodestra, quell’Angelo Maria Petroni che, sbrigativamente rimpiazzato con l’«indipendente» Fabiano Fabiani, ha vinto il ricorso per tornare al proprio posto.
Corriere della Sera 20/12/2007, pagg.1-15 Gian Antonio Stella

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Fra la vicenda dell’Alfa Romeo e quella di Alitalia esistono effettivamente parecchie analogie, ma anche, come vedrà, alcune differenze. Quando l’Iri di Romano Prodi e la Finmeccanica e di Fabiano Fabiani decisero di aprire trattative per la vendita dell’Alfa, agli inizi del 1986, l’industria aveva debiti per 1.600 miliardi di lire (su un fatturato di 2.200) e perdeva ogni anno 230 miliardi […].
Corriere della Sera 03/01/2008, pag.39 Sergio Romano

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[…] Il crollo del prodismo è il capolinea del «tutti uniti contro Berlusconi», l’unico collante di un mosaico in frantumi. Ma è anche l’epilogo di un modo di governare molto particolare: quello della «squadra». Un sistema semplice, fatto da un gruppo di fedelissimi piazzati nelle principali stanze dei bottoni, […]. Inimmaginabile il Professore privo degli uomini allevati negli anni in cui svendeva le industrie di Stato, come Maurizio Prato (numero uno di Alitalia dopo esserlo stato di Fintecna) o Fabiano Fabiani (ex Finmeccanica e ex ago della bilancia nel Cda Rai).
Corriere della Sera 26/01/2008, Stefano Filippi

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[…] La notizia meno buona per l’italiano medio è che, tolto di mezzo il pomo della discordia, i partiti si getteranno anima e corpo nella spartizione della tivù di Stato. […] il toto-nomine impazza, e chi ha le mani in pasta consiglia: mai sottovalutare le chances di un uomo-Rai come Fabiani o dello stesso presidente in carica, Petruccioli. Il vertice Pd preferirebbe uno dei due, specie se per la direzione generale Palazzo Chigi spingesse Lorenza Lei, manager molto apprezzata dalle gerarchie ecclesiastiche.
Ugo Magri , la Stampa 19/11/2008

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[…] Il Pd non sa come uscire dallo stallo Rai quando viene defenestrato Angelo Maria Petroni, nel settembre 2007? L’allora premier Prodi e il segretario del partito si mettono d’accordo sulla nomina di Fabiano Fabiani, promettente amministratore dell’Acea, un settantasettenne apparso per la prima volta in viale Mazzini nell’era Bernabei, 53 anni prima, grazie al concorso che permette alla Rai di assumere intellettuali come Umberto Eco, Furio Colombo, Emanuele Milano. Veltroni, in quelle ore, gira l’Italia parlando della nuova stagione […].
Jacopo Iacoboni, La Stampa 19/11/2008, pagina 6

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[PIERO ANGELA:] «[…] Nel ‘68 Fabiano Fabiani mi chiama a Roma, alla televisione. Mi dice: "Basta con gli speaker nei telegiornali, voglio che in video vadano i giornalisti". Comincio al tg delle 13.30, mi alterno con Andrea Barbato».
Dario Cresto-Dina, la Repubblica 7/12/2008, pagina 40

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[…] Berlusconi si sbatte per smentire le gaffe su Carlà, dopo il patto nucleare di Roma con Sarkozy, e quei due si permettono di organizzare un ribaltone antifrancese all´insegna dei famigli politico-affaristici, magari per qualche subappalto all´azienda del nuovo presidente succeduto a Fabiano Fabiani, quel Giancarlo Cremonesi, ex presidente dei costruttori romani, che fa lavori per conto della società che presiede.
Alberto Statera, la Repubblica, 7/3/2009

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Al posto di Fabiani alla presidenza è andato Cremonesi, presidente dell’Associazione dei costruttori romani, […].
Gianmaria Pica, il Riformista 11/3/2009

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[…] Acea […] l’amministratore delegato Andrea Mangoni ha lasciato il 4 marzo, il presidente Fabiano Fabiani già a ottobre 2008 […].
Renzo Rosati, Panorma 19/3/2009

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[PREMIO STREGA] Gli altri dirigenti del premio non si capisce bene con che criterio siano stati scelti: si incontrano diversi linguisti ma nessun docente di letteratura, e ci sono gli inossidabili come Fabiano Fabiani e Antonio Maccanico, oltre al neo amministratore delegato di Acea Marco Staderini.
Angiola Codacci-Pisanelli, L’Espresso, 9 aprile 2009

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Premio Strega 2009. […] Il Ninfeo ieri sera era insolitamente traboccante di Amici della domenica, ovvero di giurati. […] Alle urne c’era un gran via vai. Ecco Lilli Gruber, in mise nero-bianco, […], Fabiano Fabiani, Sabino Cassese.
MIRELLA SERRI PER LA STAMPA, rilanciato da Altrimondi 3.7.9

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’L’era del cinghiale rosso’ di Giovanna Nuvoletti […]. Un libro (in uscita da Fazi il 17 luglio) che dice "tutto quanto avete voluto sapere su Capalbio e nessuno vi ha mai raccontato" […]. Per il resto i personaggi della ’meglio sinistra’ ci sono tutti e reali: […] Fabiano Fabiani, […].
Antonella Fiori, L’Espresso, 16 luglio 2009

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Zavoli (rivolto a Minzolini): «[…] Anche se mi corre l’obbligo di dirle che almeno tre direttori molto importanti del servizio pubblico appartenenti tutti e tre al partito di maggioranza, che allora era la Democrazia cristiana, e parlo di Emilio Rossi, parlo di Fabiani, parlo di Albino Longhi, non hanno mai fatto neanche un editoriale. La parola a Lei».
Emanuela Fontana, Il Giornale 15/10/2009

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[…] Costano tanto anche le Alfasud; soprattutto, ogni modello prodotto crea una perdita all’azienda. E nel 1986, per liberarsi dal pesante indebitamento, Romano Prodi all’Iri e Fabiano Fabiani in Finmeccanica, mettono in vendita l’intero gruppo Alfa.
Stefano Cingolani, Il Foglio 19/06/2010