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 2010  settembre 24 Venerdì calendario

La guerra degli iPad? Ha ucciso il computer - Considerato che il pri­mo computer esistente è un osso di lupo datato 30

La guerra degli iPad? Ha ucciso il computer - Considerato che il pri­mo computer esistente è un osso di lupo datato 30.000 a.C., non c’è da stupirsi: il mondo cambia, figurarsi il pc. Però l’allarme scatenato da chi, con i computer, ci fa affari è effettivamente epo­cale: «Con l’arrivo sul merca­to dell’iPad di Apple tutto è cambiato - ha detto Brian Dunn, amministratore dele­gato della catena Best Buy, una delle più note nel setto­re vendite al dettaglio in Usa -. Da quando Steve Jobs ha messo in giro la sua nuova diavoleria, gli acquisti di per­sonal computer e notebook sono calati del 50 per cento. E non è finita qui». Insomma: i computer (portatili e non) con tastiera collegata rischiano di far la fine di quell’osso di lupo che aveva incise 55 tacche a gruppi di 5: ovvero di diven­tare roba buona per gli ar­cheologi. Non subito, per ca­rità, m a presto. E forse anco­ra prima di quanto possia­mo immaginare. Dunque ecco le nuove ta­vole che dettano legge, del­l’iPad abbiamo detto, ma adesso anche ecco il Galaxi Tab di Samsung e presto il BlackPad del produttore del Blackberry, perché la strada è tracciata e il comandamen­to è fare presto per fare affa­ri. Tavole tutto incluso, in­somma, con il sistema tou­ch che ha eliminato ogni ap­pendice superflua, metten­do al centro più che il com­puter in se stesso, la sua ani­ma. La domanda ora è: ne di­venteremo schiavi? Troppo facile portarsi in giro un iPad per non esserne com­pletamente dipendenti, e il mercato ha già capito che più applicazioni esistono per i nuovi gadget tecnologi­ci, più soldi girano per tutti. Tanto che Nokia, il colosso finlandese dei telefoni un po’ in affanno per l’arrivo della nuova ondata hi-tech, ha stanziato un budget di 10 milioni di euro per incenti­vare gli sviluppatori più ca­paci nell’inventare nuovi contenuti per i suoi smar­tphone. Una gara che pre­mia l’uomo che farà la mac­china ancor più intelligen­te, ovvero l’incubo di ogni buon racconto di fantascien­za. Il fascino della tavoletta come la mela del serpente, in pratica, facile cadere in peccato e rimanerne ostag­gi per sempre. La ribellione della macchina verso l’uo­mo è d’altronde materiale per le opere dei più grandi scrittori, dal Neuromante di William Gibson agli androi­di di Philp K. Dick, fino ad arrivare ad Hal 9000 che 2001: Odissea nello spazio ha reso più che umano e più che cattivo. Però, più sempli­cemente, viene da dire che per ora macchina mangia macchina, cioè computer elimina computer, perché sempre più piccolo, sempre più bello e sempre più effi­ciente. Proprio nei libri di fantascienza del Novecento troviamo meravigliosi con­gegni dominati dalla mente dell’uomo e guarda caso il futuro è già qui, visto che presto sarà in vendita il «PLX XWave Headset», un dispositivo stile cuffia audio che consentirà di inviare im­pulsi al nostro telefono, o ta­blet chessia, traducendo i pensieri in comandi. Quin­di, appunto, comandiamo ancora noi. E allora: quando nel 1975 Bill Gates e Steve Jobs co­minciavano a inventare la ri­valità del futuro scommet­tendo su delle macchine da tavolo, il primo vero compu­ter dell’era moderna -l’Eniac messo a punto negli anni Quaranta dall’universi­t­à della Pennsylvania che pe­sava 30 tonnellate e aveva 17mila valvole- era già chiu­so in un museo. Così è nor­male che adesso, giusto do­po altri 35 anni, si passi a una nuova generazione, an­che perché il mondo della tecnologia corre molto più veloce del nostro pensiero. A un iPad ne seguirà presto un altro, probabilmente già all’inizio del 2011, più fun­zionale, più capace, più at­traente. E i suoi rivali - scom­mettiamo?- staranno al pas­so. Cosìcché- alla fine- la ve­ra minaccia, più che all’uo­mo, sarà al suo portafoglio.