Francesco Alberti, Il Corriere della Sera 15/09/2010, 15 settembre 2010
A Modena una fondazione privata ha raccolto in pochi mesi 410.000 euro di fondi da destinare al Tribunale cittadino per renderlo più efficiente
A Modena una fondazione privata ha raccolto in pochi mesi 410.000 euro di fondi da destinare al Tribunale cittadino per renderlo più efficiente. Si chiama «Fondazione Modena Giustizia» ed è composta dalla locale Camera di commercio, da tre banche (Popolare dell’Emilia Romagna, Popolare di Verona-San Geminiano e San Prospero, Unicredit) e dagli Ordini degli avvocati e dei commercialisti. La somma servirà ad informatizzare il lavoro del tribunale e realizzare il «Pct» (processo civile telematico), risparmiando così tempo e soldi (800.000 euro l’anno solo per il passaggio dalle notifiche a mano a quelle telematiche), denaro che verrà reinvestito nella seconda fase del progetto: preparazione del personale, borse di studio e interventi nei procedimenti penali. L’iniziativa ha ricevuto anche il plauso del presidente Napolitano: «E’ uno sforzo positivo per assicurare efficienza e funzionalità al sistema giustizia». Un sistema che costa allo Stato 8 miliardi di euro l’anno. Questo lo stato della giustizia in Italia nel 2009: più di cinque milioni e mezzo di procedimenti civili pendenti (5.625.057, aumentati del 3% rispetto al 2008); più di tre milioni di procedimenti penali pendenti (3.270.979, modesta riduzione rispetto al 2008); 112.000 notifiche al giorno fatte dai tribunali che costano 28 milioni di euro l’anno (8 euro il costo medio di una notifica a mano o per posta); 80 milioni di euro di spesa media per dichiarare prescritti 170.000 processi penali.