Francesca Cerati, Nòva24 23/9/2010, 23 settembre 2010
COLPO DI CODA
Attenzione. Gli 8 milioni di dosi di vaccino inutilizzati contro l’influenza A, pari a 60 milioni di euro, stanno per scadere. E il loro destino è quello di essere smaltiti. Operazione che avrà anch’essa un costo... L’indicazione del ministero della Salute, al momento, è comunque quella di conservare le scorte in giacenza correttamente, nell’ipotesi di un loro utilizzo "in extremis". In altre parole il virus H1N1, che non ha dato "segni di squilibrio", e si sta comportando come un normale virus stagionale, potrebbe chissamai «ripresentarsi con un colpo di coda» come dice il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco. "In extremis", verrebbe da dire. E se proprio la pandemia non ci sarà, l’alternativa, per evitare di mandare in fumo 60 milioni di euro, è quella di verificare se i vaccini sono ancora efficaci superata la data di scadenza. Ma sulla vaccinazione antinfluenzale potrebbe abbattersi un’altra "minaccia": viene presentato proprio oggi il primo vaccino a somministrazione intradermica, una modalità di somministrazione meno dolorosa e addirittura più efficace. Anziani e bambini, indicati come i soggetti che dovrebbero prima di altri essere vaccinati contro l’influenza, quale formula sceglieranno?