Giampiero Mughini, Libero 23/9/2010, 23 settembre 2010
«Il fatto è che non c’è modo migliore e più palpitante di conoscere e capire un libro che non sia il poterne vedere la prima edizione, tastare la carta di cui era fatto quando si avviò per il mondo, guardare la copertina di cui fu arredato da un artista o da un grafico coevo e complice dell’autore» (Giampiero Mughini)
«Il fatto è che non c’è modo migliore e più palpitante di conoscere e capire un libro che non sia il poterne vedere la prima edizione, tastare la carta di cui era fatto quando si avviò per il mondo, guardare la copertina di cui fu arredato da un artista o da un grafico coevo e complice dell’autore» (Giampiero Mughini)