Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 22 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ERMOTTI

SERGIO"

2010
[Ascesa di investitori libici tra gli azionisti di Unicredit]
Proprio alla riorganizzazione della rete è dedicata questa giornata di lavoro nella sede torinese di via XX settembre di UniManagement [...] I 400 dirigenti convocati a Torino sono le donne e gli uomini che dovranno muovere la nuova macchina italiana sotto la guida di Gabriele Piccini, fresco di nomina a country chairman. Insieme a Profumo, saranno a Torino i quattro vice amministratori delegati, Sergio Ermotti, Paolo Fiorentino, Federico Ghizzoni e Roberto Nicastro.
Fonte: Paola Pica, Corriere della Sera 3/9/2010

[Xavier Rolet, su alcune nomine nei posti chiave del Board Lse]
Dunque tutto a posto fra Milano e Londra? E le voci che salteranno dal board anche altri due italiani, Sergio Ermotti e Angelo Tantazzi? «Mica si aspetterà che faccia commenti su questo?», chiede Rolet con un sorriso molto parigino.
Fonte: Federico Fubini, Corriere della Sera 30/5/2010

[Temi da discutere nella Governance di Unicredit]
In primo luogo c’è da discutere la figura di un «country manager» per l’Italia che i soci vorrebbero. Non di un direttore generale «forte» dovrebbe trattarsi, perché questo cozzerebbe inevitabilmente con la struttura del «Ceo Office» composto da Profumo e dai suoi tre vice Roberto Nicastro, Sergio Ermotti e Paolo Fiorentino, ma di una persona che abbia piena responsabilità e visibilità su tutta l’attività italiana del gruppo nei settori del private banking, del retail e del corporate.
Fonte: Francesco Manacorda, La Stampa 17/3/2010, pagina 26

[Discussioni sul tetto agli stipendi dei manager]
[...] ed il passo attuato dal Senato a Roma a favore del tetto ha fatto accendere i riflettori anche su manager di banche e imprese italiane.
«Penso che quanto è successo a Roma nei giorni scorsi – dice Sergio Ermotti, vice amministratore delegato di UniCredit - sia in effetti un incidente, destinato con ogni probabilità a essere superato. Però è vero che in molti Paesi le remunerazioni dei manager sotto accusa, perchè indicate spesso come troppo elevate, fuori misura. La questione certo va discussa, ma sarebbe comunque sbagliato affrontarla attraverso le leggi. Il legislatore non dovrebbe occuparsi di remunerazioni in nessun ramo. Specialmente se poi intende metterle in linea con quelle dei politici». Per Ermotti i punti chiave sul tema bonus e remunerazioni, più in generale, sono due: la autoregolamentazione e l’aggancio ai risultati di lungo termine. «L’autoregolamentazione – afferma il top manager di UniCredit – è un punto di rilievo. Proprio perchè lo Stato non può fare tutto e quindi non può risolvere la questione con leggi,occorre l’iniziativa degli azionisti e di chi governa la banca o l’impresa.Le remunerazioni dei manager vanno inoltre chiaramente messe in relazione con i risultati societari non di breve, ma di lungo termine».
Fonte: Riccardo Sabbatini, Il Sole 24 Ore 29/01/10

2009
[Il piano di riassetto di Unicredit]
Ieri il consiglio di Piazza Cordusio, che ha approvato all’unanimità la riconferma dello stesso Profumo e del presidente Dieter Rampl, dato il via al piano di riassetto alla fusione della divisione investment banking il corporate. L’intero settore viene affidato a Sergio Ermotti, uno dei vice di Profumo e neo presidente di Hvb.
Fonte: Paola Pica, Corriere della Sera 13/02/2009

2007
[Unicredit torna alla carica in Piazza Affari]
Quanto ai derivati, uno dei vice di Profumo, Sergio Ermotti, si detto «fiducioso» in un’intervista alla Dow Jones sulla verifica in corso da parte della Banca d’Italia. Via Nazionale, ha ammesso, «sta analizzando il collocamento dei derivati anche verso entità pubbliche», come gli enti locali. In Borsa la superbanca conserva più di un vantaggio sui suoi diretti concorrenti e tutto sommato, negli ultimi tre mesi, il calo del 17,8% di Unicredit che capitalizza ancora 70 miliardi è stato inferiore a Société Générale (-22,6% con una capitalizzazione crollata a 48 miliardi) o Rbs (-30%, 59,7 miliardi)
Fonte: Paola Pica, Corriere della Sera 10/11/2007

Nicastro Roberto. Dal 17 luglio 2007 deputy Ceo (letteralmente «vice amministratore delegato», carica diffusa nei Paesi anglosassoni e novità assoluta nella governance bancaria italiana che condivide con Paolo Fiorentino e Sergio Ermotti) Unicredit (delega al Retail, la rete)
Fonte: frammenti scheda n°138727 (2007)

[L’interesse da parte dei russi di Aeroflot per Alitalia]. Sergio Ermotti, responsabile di Investment Banking di UniCredit, annunciando lunedì la cordata con i russi ha manifestato grande soddisfazione: «Credo che abbiamo dimostrato di saper gestire l’informazione - ha detto -. Fino al momento buono non è uscita neppure una notizia. Anche per questo dettaglio credo nella capacità del management di Aeroflot di gestire bene la faccenda».
Fonte: Evegenij Utkin, La Stampa 4/04/2007

[La gara di Alitalia, americani contro russi]
Ma che la situazione si sia stabilizzata e che la gara si svolgerà davvero tra queste tre cordate non ci crede nessuno. Lo fa capire bene Sergio Ermotti, amministratore della banca d’investimento di UniCredit che ha annunciato la possibilità di allargamento del consorzio a altri soci industriali, altre compagnie aeree europee, «se cambieranno i termini del bando». Insomma la cordata non è completa, e del resto con il 5% dell’investimento, per il quale si è impegnato.
Fonte: Antonella Baccaro Corriere della Sera 3/04/2007